Investi

Certificati, da Societe Generale 60 nuovi discount

Questi certificati offrono un’esposizione all’andamento dell’azione sottostante fino al cap a fronte di un prezzo di emissione inferiore a quello dell’azione stessa

Societe Generale porta sul SeDeX di Borsa Italiana 60 nuovi discount certificate su azioni quotate in Italia (Banco Bpm, Enel, Eni, Ferrari, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Stellantis, STMicroelectronics, Tenaris e Unicredit). I discount certificate, classificati come certificati a capitale non protetto secondo la classificazione Acepi, offrono un’esposizione all’andamento del prezzo dell’azione sottostante fino ad un determinato livello (cap) a fronte di un prezzo di emissione inferiore al prezzo dell’azione stessa, da cui traggono il nome “discount” (che significa sconto in italiano). Anche il prezzo durante la vita del prodotto, in normali condizioni di mercato, sarà inferiore o uguale al prezzo dell’azione sottostante.

A scadenza, i discount certificate di Societe Generale prevedono un rimborso pari al prezzo di riferimento dell’azione sottostante alla data di valutazione finale moltiplicato per il multiplo, fino ad un livello massimo pari all’importo massimo (cap) fissato al momento dell’emissione. Tali certificati sono negoziati con liquidità infragiornaliera su SeDeX di Borsa Italiana e scadono il 21 dicembre 2023 (la data di valutazione finale è il 14 dicembre 2023).

Dal punto di vista del trattamento fiscale, per gli investitori che realizzano redditi diversi, le plusvalenze realizzate dall’investimento in questi prodotti (qualora questi ultimi siano, a fini fiscali, qualificati come derivati cartolarizzati) potranno essere compensate con eventuali minusvalenze pregresse nei termini e alle condizioni previste dalla normativa applicabile. Inoltre si applica l’Imposta sulle Transazioni Finanziarie prevista per i derivati e non per le azioni.

Commenta



Articoli correlati

Giappone, nel 2024 emergeranno molte opportunità 

Enzo Facchi

Da Axa Im tre Etf sugli Stati Uniti

Enzo Facchi

Cina, è ora di tornare a puntare sul Dragone

Enzo Facchi
UA-69141584-2