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Giappone, tutte le opportunità post-Covid

Per Comgest, l’investimento azionario attivo in Giappone può diventare di nuovo uno dei veicoli azionari a più alto rendimento a livello globale, come negli ultimi sette anni. Ecco perché

Nel corso del primo trimestre del 2022 anche il Giappone ha dovuto prendere atto dell’insorgenza di fenomeni inflattivi nella sua economia, seppur con valori relativamente bassi rispetto agli standard mondiali. Nonostante questo, secondo Richard Kaye, gestore del fondo Comgest Growth Japan di Comgest, la riapertura del Paese, con lo stato di emergenza finalmente revocato a fine marzo, e la sostenibilità dei guadagni delle aziende giapponesi leader a livello mondiale che non sono ostaggio dei cicli a breve termine offriranno importanti opportunità di investimento.

“Durante il trimestre abbiamo parlato con il management di diverse società in portafoglio, tra cui Shin-Etsu Chemical, che ha confermato una forte domanda di Pvc e wafer per semiconduttori – argomenta il gestore -. I colloqui con Daifuku suggeriscono che il piano a medio termine dell’azienda sarà probabilmente realizzato in anticipo, grazie alla continua solidità della domanda di attrezzature per l’e-commerce in Giappone e alla domanda di robot per la manipolazione dei wafer di Tsmc”. 

“Una riunione con Sony ci ha permesso di apprezzare ancora una volta l’attenzione che la società dedica ai suoi punti di forza, compreso il suo legame con Honda per produrre un veicolo elettrico – prosegue -. Lasertec ha confermato una sostenuta crescita degli ordini di apparecchiature di ispezione per la miniaturizzazione dei semiconduttori e ha concluso di aver sottostimato le sue previsioni formali sugli ordini. Da conversazioni avute con Orix abbiamo capito che la sua esposizione alla Russia è molto ridotta. Inoltre, il contributo ambientale dell’azienda come maggiore detentore di energia rinnovabile del Giappone è ancora più importante ora che il mondo guarda alle fonti di energia alternative”.

Per Kaye, le opportunità rappresentate dal Giappone risiedono nelle sue aziende leader a livello mondiale, che catturano la crescita asiatica, la normalizzazione dell’economia mondiale, così come i cambiamenti del Paese stesso. “Per gran parte dello scorso anno – sottolinea -, il basso tasso di vaccinazione del Giappone e l’impopolarità del governo hanno scoraggiato dall’intraprendere questa caccia al tesoro soprattutto gli investitori stranieri, e i titoli che sono aumentati nel 2020 sono stati venduti in modo sproporzionato nel 2021. Il tasso di vaccinazione del Giappone ha ormai raggiunto il livello degli altri Paesi sviluppati e la sua economia si sta riaprendo. Crediamo che l’investimento azionario attivo in Giappone possa diventare di nuovo uno dei veicoli azionari a più alto rendimento a livello globale, come negli ultimi sette anni circa”.

“L’investitore giapponese che ritorna progressivamente a investire in patria, con una nuova attenzione alla governance, all’impegno e alla disciplina del capitale sta sostenendo quel passaggio verso una gestione attiva del portafoglio”, conclude il gestore.

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