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Mercati, aumenta la fiducia degli investitori (ma non in Europa)

Azionario Usa

L’Ici di settembre sale a quota 108,8. A far da traino gli investitori ascetici e americani. In calo, invece, l’ottimismo degli europei. L’analisi di State Street Global Market

Gli investitori istituzionali vedono rosa, ma non in Europa. È quanto emerge dai risultati dello State Street Investor Confidence Index® (Ici) relativi a settembre. L’indice, che misura la fiducia degli investitori a livello globale, è salito a quota 108,8 con un aumento di 1,5 punti dall’ultima rilevazione di agosto a quota 107,3. 

L’aumento è stato trainato da un rimbalzo di 7,7 punti dell’Ici asiatico, attestatosi a 100,1, così come da una crescita dell’Ici nordamericano di 2,4 punti, a quota 109. L’indice europeo è sceso invece di 5,5 punti, arrivando a quota 101,1.

“Nonostante l’accentuata volatilità dei mercati azionari a livello globale, a settembre il sentiment di rischio espresso dagli investitori istituzionali è rimasto stabile: l’Ici globale ha riportato un lieve incremento a 108,8 punti”, sottolinea Cayla Seder, macro strategist del team multi-asset strategy di State Street Global Market.

“Come previsto, gli investitori europei sono stati turbati dal perdurare della crisi energetica, dalla diminuzione delle prospettive di crescita e dalla politica monetaria più restrittiva adottata dalle banche centrali di tutto il mondo e, di conseguenza, l’Ici dell’aera Emea ha perso 5,9 punti”, prosegue Seder, secondo cui in futuro sarà importante osservare se il calo di fiducia degli investitori europei persisterà o meno, data la reazione negativa del mercato ai recenti piani fiscali del Regno Unito. 

“Complessivamente, l’aumento dell’Ici globale relativo a settembre può essere attribuito in gran parte agli investitori dell’Asia-Pacifico, in quanto la propensione al rischio è cresciuta in parallelo con la riapertura delle frontiere e l’allentamento delle restrizioni in Cina nelle zone di Macao e Chengdu”, conclude.

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