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Portafoglio multi-asset, l’azionario è da sovrappesare

Azionario Usa

Per il fixed income, puntare sul credito investment grade Usa e Ue e sul debito sovrano emergente in valuta forte. L’asset allocation secondo NN IP

La ripresa economica globale continua a superare le aspettative e il rischio di una seconda ondata di contagi sembra diminuire. Per questo, secondo Maarten-Jan Bakkum, senior emerging markets strategist di NN Investment Partners, è il momento di aggiustare il portafoglio aumentando l’esposizione azionaria.

“Dati recenti come la crescita dell’occupazione negli Stati Uniti, le pmi dell’Eurozona e la crescita delle esportazioni dell’Asia orientale riflettono un miglioramento costante. La ripresa è più forte negli Stati Uniti che in Europa – osserva -. La maggior parte della forza in Asia è legata alle esportazioni di elettronica e agli investimenti in infrastrutture cinesi. I settori dei servizi continuano a lottare quasi ovunque. La ripresa è quindi ancora in fase iniziale e deve ampliarsi, ma per ora i dati sono forti e il rischio percepito di un’improvvisa interruzione della ripresa è basso. Ciò si riflette nelle aspettative di guadagno del mercato azionario, che sono tornate ai livelli precedenti al Covid”.

Per Bakkum, la costante ripresa economica e il minor rischio di una pandemia che vanifica la ripresa sono le principali ragioni per cui le prospettive dei mercati azionari rimangono positive. “La correzione della scorsa settimana ha avuto luogo soprattutto nel settore informatico, dove i guadagni precedenti erano stati i più alti. La causa della correzione, che finora è stata del 10% nel Nasdaq e del 5% nelle azioni globali, è stata principalmente tecnica e guidata dal mercato delle opzioni”, spiega precisando che il sostegno fondamentale per i leader della new-economy, che sono stati colpiti più duramente nella scorsa settimana, è ancora forte. 

Per lo strategist infatti queste aziende sono i beneficiari e anche i motori dei principali cambiamenti strutturali della società, come la vendita al dettaglio online, i veicoli elettrici e il 5G e i loro solidi bilanci consentono loro di continuare a pagare dividendi e a riacquistare azioni, oltre al fatto che la loro crescita degli utili rimane superiore e la loro redditività è il doppio della media di mercato.

“La correzione ha tolto un po’ di aria calda al mercato azionario nel suo complesso – evidenzia ancora Bakkum -. I driver fondamentali rimangono positivi. I dati sull’attività ad alta frequenza mostrano dinamiche positive del mercato del lavoro e un miglioramento del sentiment dei consumatori, mentre l’andamento dei guadagni conferma le speranze di una ripresa a V. La politica monetaria rimane di sostegno. Il sentiment degli investitori, che nelle ultime settimane ha mostrato alcuni segnali di esuberanza, si è raffreddato. Il rapporto put/call e l’indicatore del sentiment di rischio di NN IP sono entrambi tornati a livelli neutri”.

“Nel nostro modello di portafoglio multi-asset, abbiamo aggiornato la nostra posizione azionaria da neutrale a moderato sovrappeso – afferma quindi alo strategist -. I principali rischi che vediamo per questa posizione sono una possibile rottura delle trattative in seno al Congresso Usa sul nuovo pacchetto di stimolo fiscale e le valutazioni estese azionarie. Sullo sfondo ci sono le elezioni americane, che si terranno tra meno di due mesi e che probabilmente avranno un ruolo sempre più importante nel determinare il sentiment del mercato”.

Nei mercati fixed income, Bakkum continua ad avere forti sovraponderazioni nelle categorie di spread, in particolare nel credito investment-grade statunitense e dell’Eurozona e nel debito sovrano dei mercati emergenti in valuta forte. Il motivo principale rimane il contesto di politica monetaria globale favorevole. “I prossimi cambiamenti nella strategia di politica monetaria statunitense, e la nostra aspettativa che la Fed ricalibri il suo tasso e la guida sul Qe nella riunione di settembre, implicano che la facile posizione di politica monetaria durerà più a lungo. Le prospettive di inflazione dell’Eurozona rimangono deboli, con l’inflazione di fondo che è scesa al livello più basso mai registrato. Ciò potrebbe facilmente portare ad un aumento delle aspettative sul mercato di un nuovo allentamento prima della fine dell’anno. In questa prospettiva, la scorsa settimana abbiamo riattivato un forte sovrappeso sui titoli di Stato italiani a 10 anni”, conclude.

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