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State Street Global Advisors lancia i suoi primi fondi climate equity

I fondi offrono un accesso a esposizioni azionarie diversificate a livello globale, statunitense ed europeo

State Street Global Advisors, divisione di asset management di State Street Corporation lancia i suoi primi fondi State Street Climate Equity, dedicati agli investitori che mirano a ridurre il rischio climatico all’interno dei loro portafogli.

La nuova gamma di fondi mira a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio stabiliti dall’Accordo di Parigi investendo in aziende che fanno leva su tecnologie a basse emissioni di carbonio e in società con una strategia solida e articolata per combattere il cambiamento climatico. I fondi effettueranno una serie esclusioni basate su specifiche norme e sul coinvolgimento delle imprese, oltre a utilizzare cinque metriche climatiche per raggiungere gli obiettivi climatici degli investitori, ovvero: intensità di carbonio, emissioni incorporate nelle riserve di combustibili fossili, percentuale di brown revenue, percentuale di green revenue e score di adattamento relativo alla preparazione ad affrontare il cambiamento climatico. 

I fondi offrono un accesso efficiente in termini di costi a esposizioni azionarie diversificate a livello globale, statunitense ed europeo. Gli investitori europei possono accedere a questi fondi tramite una Sicav lussemburghese.

“Spesso il cambiamento climatico viene definito come una crisi a combustione lenta – spiega Carlo Funk, responsabile Emea della strategia di investimento Esg di State Street Global Advisors -. I crescenti livelli di consapevolezza e preoccupazione in merito a questo tema fungeranno da ulteriore driver verso un’economia a basse emissioni di carbonio ed è giunto il momento di agire. Il lancio di una strategia in grado di migliorare significativamente i carbon profile dei portafogli dei clienti utilizzando diverse metriche climatiche ci rende estremamente orgogliosi. Questo modello offre il giusto mix tra la possibilità di migliorare il carbon profile rispettando gli obiettivi di tracking error e i vincoli di deviazione relativi a paesi e settori”.

“Questi fondi, che rappresentano una esposizione core per molti investitori e spaziano dall’aumento fino al 300% dell’allocation in tecnologie più green, alla riduzione delle emissioni incorporate nelle riserve di combustibili fossili e dell’esposizione ai brown revenue fino al 90% per minimizzare l’intensità di carbonio, possono offrire un supporto decisivo nella costruzione di portafogli sostenibili per il futuro”, ha concluso Antonio Iaquinta, responsabile clienti istituzionali di State Street Global Advisors in Italia.

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