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Tre settori d’oro del Nasdaq cinese

KraneShares vede ottime opportunità nei semiconduttori, nel clean tech e nelle biotecnologie grazie alla crescita del mercato interno cinese e al sostegno del governo

La Cina sta attraversando una lunga fase di transizione, essendo passata da un’economia basata sull’agricoltura a un’economia industriale e urbanizzata, con una classe media numerosa e in crescita. Ora il Paese punta a diventare leader globale nella scienza e nella tecnologia e, proprio per promuovere le aziende di questi settori che hanno successo grazie all’innovazione continua, ha lanciato nel 2019 lo Star market, noto anche come il “Nasdaq cinese”. Qui, secondo Derek Yan, Cfa director of investments di KraneShares, è possibile trovare ottime opportunità, in particolare nei semiconduttori, nel clean tech e nelle biotecnologie.

“Sono tre i fattori chiave che guidano il successo della Cina nel progresso della tecnologia e dell’innovazione – spiega Yan -. In primo luogo, un ampio bacino di talenti, in particolare laureati nelle materie Stem (Scienza, Tecnologia, Engineering e Matematica): a partire dal 1998 si è assistito a un enorme cambiamento nel sistema educativo cinese, che da un lato ha visto un numero sempre maggiore di studenti ricevere un’istruzione superiore e dall’altro ha portato il governo a stanziare maggiori risorse nel settore. Il numero di studenti specializzati in materie Stem è quindi aumentato e oggi, ad esempio, il numero di PhD (Dottori di ricerca) in materie Stem in Cina è superiore a quello degli Stati Uniti”.

Il secondo fattore, a detta dell’esperto è la riduzione dei costi di produzione: la produzione di semiconduttori a Taiwan o in Corea del Sud costa il 20% in meno rispetto agli Stati Uniti, ma in Cina continentale si arriva al 30-40% in meno. Infine, di fondamentale importanza è anche il sostegno del governo, perché sposta molti capitali, tramite incentivi fiscali e politiche favorevoli, verso settori innovativi e strategici come quelli dei semiconduttori, della clean technology, delle biotecnologie e della produzione avanzata. “Sono questi i settori che possono offrire opportunità di investimento grazie alla crescita del mercato interno cinese e al sostegno del governo”, assicura.

I settori principali su cui concentrarsi

“La Cina è il più grande mercato al mondo per l’utilizzo di semiconduttori – argomenta Yan -. Tuttavia, la maggior parte dei chip viene importata dall’estero, soprattutto dagli Stati Uniti. La crescente domanda di semiconduttori nel Paese ha però stimolato una maggiore ricerca dai fornitori nazionali, offrendo alle aziende locali l’opportunità di colmare il divario che si era precedentemente creato. Per questo motivo, si tratta di un mercato che offre grandi opportunità. Un’azienda che attualmente sta beneficiando della localizzazione della produzione di semiconduttori è Montage Technology, l’unico fornitore cinese di interfacce Dram con quasi il 50% della quota di mercato a livello globale”.

Per quanto riguarda la clean technology, secondo l’esperto la Cina ha già un ruolo dominante nell’industria dell’energia solare: Trina Solar, attiva nel fotovoltaico e alla ricerca di soluzioni sempre più efficienti per la promozione delle energie rinnovabili, è un’azienda leader in questo segmento.

Le biotecnologie sono un altro settore emergente a cui guardare, poiché sta crescendo rapidamente sin dai primi anni 2000. “Il processo di sviluppo di nuovi farmaci in Cina avviene in modo molto più rapido ed efficiente rispetto agli altri paesi e la domanda di apparecchiature per la sperimentazione clinica sta crescendo a un ritmo molto veloce – chiarisce Yan -. Inoltre, le multinazionali stanno collaborando con le aziende di biotecnologie locali che possono contare sul talento di un gran numero di ricercatori nel Paese. Esiste quindi una grande opportunità nel settore delle biotecnologie e in quello delle attrezzature e dei dispositivi medici innovativi, perché gli ospedali del Paese hanno una grande necessità di aggiornare e potenziare le tecnologie che impiegano”.

L’esperto avverte però che gli investitori che si concentrano sul settore tecnologico cinese dovranno monitorare alcuni fattori nel breve termine: le scorte globali di semiconduttori, che potrebbero raggiungere il picco nella seconda metà dell’anno; la domanda di energia rinnovabile (soprattutto solare) in Europa, che continuerà ad essere forte; la ripresa dalla pandemia: la Cina ne sta uscendo con un’inflazione bassa e un ambiente favorevole all’allentamento delle politiche monetarie che aiuterà l’economia a riprendersi. “Un contesto di tassi d’interesse più bassi in Cina aiuterà probabilmente la valutazione delle società tecnologiche e favorirà un aumento dei loro flussi di cassa futuri. Infine, l’ultimo elemento da monitorare è la concorrenza tra Stati Uniti e Cina, che potrebbe indurre il governo cinese a sostenere ancora di più le aziende domestiche”, conclude.

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