Nella scelta della polizza vita bisogna valutare con attenzione l’importo da assicurare, ma anche la durata. Elementi che possono incidere sul costo
Tra i tanti dubbi che può far sorgere la scelta di una polizza vita il più frequente riguarda la cifra da assicurare. Il modo migliore per individuare quella corretta è valutare quale sia la cifra necessaria per mantenere le spese correnti, il tenore di vita dei beneficiari e per portare a termine i progetti iniziati.
Come scegliere la durata
La polizza vita è personalizzabile e in base alle proprie esigenze si può adattarla per trovare la formula “vincente”. In particolare, gli elementi fondamentali da tenere a mente sono la durata e la decorrenza.
La durata della polizza indica il periodo di tempo durante il quale l’assicurato è coperto dall’assicurazione. Detto in altri termini, non è altro che il periodo di tempo durante il quale i propri cari hanno bisogno di essere protetti da una tua assenza improvvisa. Per scegliere quella più adatta si può partire semplicemente dall’età, oppure valutare la durata del mutuo, o l’età dei propri figli.
La decorrenza invece si riferisce al momento in cui la polizza vita diventa attiva. Può essere valida da subito oppure, nel caso in cui si sta pensando a un mutuo, può coincidere con la data di inizio del finanziamento. Da quel momento i propri cari saranno tutelati per tutta la durata scelta.
In genere, infatti, i contratti sono validi già dal momento della firma, ma in alcuni casi è previsto un periodo di carenza, per esempio i primi sei mesi, in cui l’assicurato non è coperto. Si può chiedere di escludere questo periodo di carenza, così che la polizza vita sia valida immediatamente. In questo caso, la compagnia potrebbe chiedere la dichiarazione di buona salute del medico oppure, in caso di patologie preesistenti, potrebbe chiedere il pagamento di una piccola somma aggiuntiva.
Quasi tutte le polizze sono flessibili, ma prevedono un’età limite per l’assicurato oltre la quale la copertura smette di essere valida. In genere l’età va dai 75 agli 80 anni, mentre per l’invalidità arriva fino ai 65.
Polizza vita, quanto costa
Il prezzo di una polizza vita è molto variabile e dipende da fattori personali come il capitale assicurato e la durata. Ma a questi se ne aggiungono altri derivanti dalle caratteristiche dell’assicurato (età, condizioni di salute e abitudini di vita). Quindi, per esempio, a parità di età e forma fisica, un fumatore pagherà un costo più alto rispetto a un non fumatore.
Per quanto riguarda le condizioni di salute, se la persona assicurata è giovane e il capitale contenuto, la compagnia può scegliere di attivare la polizza basandosi solo su una autocertificazione dell’assicurato, che nega così di avere patologie in corso. Tuttavia al crescere dell’età e del capitale assicurato possono essere richiesti esami clinici (delle urine e del sangue, elettrocardiogramma o altri esami) per accertare lo stato di salute dell’assicurato.
In media i costi di una polizza vita non sono proibitivi e generalmente si aggirano tra i 300 e i 400 euro all’anno. Per fare un esempio, un uomo di 40 anni non fumatore che vorrebbe assicurare un capitale di 250mila euro pagherebbe circa 20 euro al mese per una polizza mutuo a copertura del decesso e 40 euro per una polizza mutuo a copertura di morte e invalidità.
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