La fine del mercato tutelato è stata rinviata al 2024. Ma chi ha scelto il libero nel 2021 ha risparmiato sulle bollette della luce fino al 26% e su quelle del gas fino al 31%
Fino a 515 euro. È quanto è arrivato a risparmiare sulle bollette di luce e gas chi nel 2021 ha scelto con attenzione un fornitore nel mercato libero. A rivelarlo è un’indagine di Facile.it, stando alla quale chi ha abbandonato il mercato tutelato è riuscito a pagare decisamente meno: il 29%.
Bollette, rincari in arrivo
Insomma, anche se la fine del mercato tutelato è stata rinviata al 2024, secondo l’analisi di Facile.it, visti anche i rincari in arrivo per le bollette, potrebbe convenire dare uno sguardo ai fornitori del mercato libero.
“Il 2021 è stato un anno estremamente negativo dal puto di vista dei costi energetici – osserva Silvia Rossi, bu director gas & power di Facile.it- e sappiamo già che nella prima parte del 2022 le tariffe saranno alte, forse addirittura superiori a quelle attuali. Valutare di passare al mercato libero potrebbe essere una strategia per ridurre almeno in parte il peso delle bollette. Soprattutto se si sceglie una tariffa bloccata mettendosi così al riparo da ulteriori aumenti. Per evitare brutte sorprese, però, è fondamentale scegliere con attenzione il fornitore e optare, fra le società che operano nel mercato libero, quelle che offrono un prezzo più conveniente rispetto al tutelato”.
Bollette luce e gas, quanto si può risparmiare
Le simulazioni di Facile.it si sono basate sulle migliori offerte del mercato libero disponibili online a gennaio 2021. Ebbene, una famiglia che ha scelto a inizio anno una tariffa con prezzo bloccato per 12 mesi ha speso, per le bollette di luce e gas, 1.256 euro. Il 29% in meno rispetto ad una famiglia servita nel mercato tutelato (1.771 euro).
Nello specifico, la bolletta dell’energia elettrica per la famiglia nel mercato libero è stata di 465 euro. Il 26% in meno rispetto a quella nel tutelato (631 euro). Se si guarda alle bollette del gas nel mercato libero, invece, la spesa è stata di 791 euro, il 31% in meno rispetto a quella del regime di tutela (1.140 euro).