Vele 380 euro ed è destinata a 1,3 milioni di famiglie con Isee fino a 15.000 euro. Viene erogata dagli Uffici postali e va attivata entro il 15 settembre
Poco più di 380 euro di bonus per l’acquisto di generi alimenti di prima necessità, per circa un milione e trecentomila famiglie con redditi bassi. È in arrivo la social card ‘Dedicata a te’ predisposta dal governo per far fronte al caro spesa che ha svuotato i carrelli di molti italiani. L’aiuto, previsto nella legge di Bilancio 2023, e inizialmente ipotizzato per circa 1,4 milioni di nuclei, è ai nastri di partenza con un po’ di ritardo. E verrà erogato attraverso gli uffici postali.
Come funziona la nuova social card
La nuova social card elettronica si chiama ‘Dedicata a te’ e verrà distribuita da Poste italiane per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. È destinata a persone con Isee fino a 15.000 euro. A partire dal 18 luglio, i Comuni invieranno le comunicazioni a coloro che hanno diritto alla carta risparmio spesa contenenti le indicazioni per il ritiro presso gli uffici postali.
Non è quindi ecessario fare alcuna domanda: se si ha diritto alla social card, si riceverà la comunicazione e basterà recarsi in posta per ottenerla. La tessera contiene 382,50 euro. Chi la riceve deve però ricordarsi di effettuare un primo pagamento entro e non oltre il 15 settembre. Dopo questa data infatti, se mai utilizzata, ‘Dedicata a te’ scadrà automaticamente. Conclusa la prima operazione, la carta potrà poi essere utilizzata liberamente in qualsiasi punto vendita. È possibile acquistare unicamente generi alimentari, nei supermercati e in negozi simili.
A chi spetta
Per vere diritto alla social card è necessario innanzitutto avere un Isee inferiore a 15.000 euro. Bisogna poi appartenere a un nucleo familiare residente nel territorio italiano ed essere iscritti all’anagrafe comunale. Per l’erogazione del contributo hanno la precedenza le famiglie composte da non meno di tre componenti.
La carta anti-inflazione non è sommabile ad altri tipi di intervento ed è quindi destinata solo a quesi cittadini che non godono di altre integrazioni statali. Sono quindi esclusi i titolari di Reddito di cittadinanza, del Reddito di inclusione o di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Esclusi anche i percettori di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) e Indennità mensile di Disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll). E ancora di Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa Integrazione (Cig) o qualsiasi differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.