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Polizza vita, uno “scudo” per i figli

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Sono diversi gli strumenti per garantire un futuro sereno ai figli. E uno di questi è la polizza vita, che è il vantaggio dell’impignorabilità e insequestrabilità del capitale assicurato

Gli italiani amano mettere fieno in cascina per trovarsi pronti in caso di emergenza. E oggi, complice la pandemia da coronavirus che ha frenato i consumi, questa tendenza risulta ancora più marcata. La propensione al risparmio è più che raddoppiata, passando dall’8 per cento di fine 2019 al 19 per cento di fine del 2020.

Risparmi che potrebbero essere utilizzati per assicurare un futuro sereno ai figli. Ci sono diversi prodotti che consentono di mettere da parte un capitale che potrà essere utile per tutelare la famiglia, ognuno con i suoi pro e contro. E una valida alternativa è quella delle assicurazioni, con i figli che se designati come beneficiari di una polizza vita potranno godere dei capitali che sono stati assicurati.

Inoltre, il capitale assicurato è impignorabile e insequestrabile e non rientra nell’asse ereditario (dunque non si pagano le spese di successione). La designazione del beneficiario, indispensabile ai fini della valutazione della coerenza del prodotto assicurativo, può essere fatta in forma generica (per esempio, gli eredi legittimi), anche se è sempre consigliabile indicarli puntualmente.

In catalogo, le Compagnie hanno prodotti di diverso tipo e dunque è possibile scegliere la “formula” che è più vicina alle proprie necessità. Si può scegliere una polizza Ramo I, che investe nella gestione separata creata dalle assicurazioni, o una polizza di Ramo III, che ha caratteristiche più speculative, oppure una polizza “multiramo”, che spacchetta in due l’investimento, collocandolo su diversi rami.

Un’altra soluzione è scegliere una polizza vita Tcm (Temporanea caso morte), che permette di assicurarsi contro gravi imprevisti e quindi di dare un futuro più tranquilli ai figli. In questo caso agli eredi, o comunque ai beneficiari inseriti nella polizza, sarà destinato il capitale che è stato assicurato per decesso o invalidità permanente totale (è una garanzia opzionale).

Con le polizze vita si ha anche la possibilità di pagare a cadenze regolari secondo le proprie esigenze. Per esempio, una persona di 35 anni che vuole assicurare per 10 anni un capitale di 100mila euro per il caso di decesso spende in media tra gli 8 e i 10 euro al mese. Inoltre, si può personalizzare il prodotto aggiungendo una somma in caso di invalidità permanente totale o il raddoppio del capitale assicurato per decesso in caso questo avvenga per incidente stradale.

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La guida è stata realizzata in collaborazione con MetLife

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