Investimenti sostenibili

Investimenti sostenibili. Dai Green bond ai Sustainability bond

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Le caratteristiche distintive degli investimenti sostenibili: dai green bond ai social bond, ai sustainability bond

Gli investimenti stanno diventando sempre più sostenibili. Nel tempo i risparmiatori hanno imparato a guardare non solo al rendimento ma anche all’impatto che i loro investimenti possono avere sul contesto ambientale e sociale.

Oggi sono diversi gli strumenti che consentono ai risparmiatori di investire in modo sostenibile (leggi anche “Investimenti sostenibili, la guida”). A partire dal mondo del risparmio gestito, con il grosso delle società di gestione che hanno integrato i fattori Esg (Environmental, social e governance) all’interno dei loro processi di investimento.

E nel tempo sono aumentate anche le emissioni di obbligazioni dall’impronta verde da parte di società, Stati ed Enti sovranazionali. Stiamo parlando dei Green bond, dei Social bond e dei Sustainability bond, strumenti che, pur accomunati dalla stessa finalità, presentano elementi distintivi. Vediamone le caratteristiche.

I Green bond

I green bond sono obbligazioni che raccolgono capitali da investire in progetti sostenibili, come quelli focalizzati sul cambiamento climatico o sulla transizione verso l’energia pulita. In termini di rendimento non c’è un reale valore aggiunto per gli investitori rispetto alle emissioni più tradizionali, ma bisogna differenziare il rendimento da cedola dall’effetto performance, che per tutto quello che è green è davvero significativo, per effetto di una forte domanda che fa inevitabilmente crescere i prezzi”.

Inizialmente i green bond venivano emessi soprattutto da Enti sovranazionali, come la Banca mondiale, ma poi hanno cominciato ad affacciarsi a questo mercato le singole società e gli Stati, compresa l’Italia, che ha emesso il suo primo Btp verde a febbraio 2021.

I Social bond

Al fianco dei Green bond, negli ultimi anni hanno cominciato a diffondersi anche i cosiddetti Social bond, la cui remunerazione è legata al raggiungimento di determinati obiettivi sociali. Si tratta di strumenti obbligazionari i cui proventi sono utilizzati per finanziare uno specifico progetto sociale o per generare un effetto sociale positivo.

Per fare qualche esempio, gli ambiti che possono essere finanziati con questo tipo di obbligazioni sono quello dell’occupazione, della parità di genere, dell’inclusione finanziaria, o ancora dell’accesso facilitato ai servizi sanitari e abitativi.

Da un punto di vista teorico sono contratti remunerati in base al successo, con lo Stato emittente che paga gli investitori che finanziano progetti di terzi con un impatto sociale. Un costrutto molto interessante dal punto di vista della gestione, perché non sempre i servizi sociali erogati da uno Stato sono efficienti, oppure non sempre c’è l’interesse a erogare un determinato tipo di servizi, nonostante il potenziale e importante impatto sociale. Da questo punto di vista, un connubio tra pubblico e privato potrebbe essere risolutivo.

I Sutainability bond

I Sustainability bond (ovvero le obbligazioni sostenibili), invece, son un mix tra le prime due categoria di prodotti sostenibili, in quanto i proventi di queste obbligazioni vengono utilizzati per finanziare una serie di progetti sia Green sia Social.

Al loro fianco, poi, si collocano di Sustainability-Linked bond, ovvero obbligazioni legate alla sostenibilità. Di fatto non finanziano progetti specifici, ma promuovono il funzionamento generale di un emittente i cui obiettivi espliciti di sostenibilità sono legati alle condizioni di finanziamento dell’obbligazione.

Queste obbligazioni sono strutturalmente legate al conseguimento da parte dell’emittente di obiettivi climatici o Sdg (sono gli obiettivi sostenibili dell’Onu) più ampi, per esempio attraverso una clausola che indicizza la cedola di un’obbligazione. In questo caso, l’avvicinamento (o il mancato avvicinamento) all’Sdg in questione fa aumentare ovvero diminuire la cedola dello strumento.

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