Indagine Bankitalia: aumenta l’utilizzo di moneta elettronica, anche al Centro e al Sud. Calano l’uso del contante e i prelievi Atm. Nei negozi fisici spopola il contactless
La pandemia e le relative restrizioni hanno influito pesantemente sulla vita degli italiani, cambiandone alcune abitudini probabilmente per sempre. Rientra di diritto tra questi effetti da Covid anche la maggiore propensione, nell’ultimo anno e mezzo, all’utilizzo delle carte, in particolare di quelle contactless, rispetto ai contanti e alla preferenza degli acquisti online. Una svolta a favore dei pagamenti digitali destinata a proseguire oltre l’emergenza sanitaria.
A certificarlo è la Banca d’Italia secondo cui pandemia e lockdown hanno incrementato l’uso delle carte rispetto al contante al punto vendita fisico e incoraggiato le transazioni tramite tecnologie di pagamento più innovative che favoriscono il distanziamento fisico, come gli acquisiti con carte in modalità contactless, quelli sui siti e-commerce e quelli tramite bonifico.
Pagamenti digitali in aumento soprattutto al Centro e al Sud
Dallo studio condotto da Via Nazionale, e intitolato appunto “L’impatto della pandemia sull’uso degli strumenti di pagamento in Italia”, emerge anche che l’aumento dei pagamenti elettronici a più elevato tasso di innovazione è stato più accentuato al Centro e nel Mezzogiorno, aree nelle quali, prima della pandemia, la diffusione di quei mezzi di pagamento era più contenuta rispetto al Nord del Paese.
L’incidenza degli acquisti online, invece, è cresciuta di più al Nord, caratterizzato da un ecosistema digitale più evoluto e colpito da una più acuta emergenza sanitaria e quindi da restrizioni più stringenti. La quota di transazioni online sul totale con carta è passata dal 25% registrato poco prima del lockdown a oltre il 40% nel mese di aprile 2020. Inoltre diminuisce il ricorso al contante nei pagamenti: nel primo semestre 2020, che comprende il periodo di lockdown, i prelievi da Atm sono diminuiti in volume di oltre il 20% su base annua, rispetto al -0,4% dei pagamenti su Pos.
Nei negozi fisici è boom del contactless
Bankitalia rileva inoltre che nei negozi fisici è cresciuta la quota in valore di operazioni con carta contactless, che a maggio 2020 superava il 55% del valore totale speso con carta (considerando quelle abilitate al contactless) rispetto al 35% di gennaio. In aumento soprattutto la componente di operazioni dove non è previsto il Pin o la firma cartacea.
Tale tendenza è proseguita nel corso dell’anno, tenuto conto dei nuovi provvedimenti restrittivi per fronteggiare la seconda ondata pandemica: nell’ultimo trimestre 2020, la quota di transazioni e-commerce e contactless (inclusi i pagamenti mobile) ha superato in media rispettivamente il 30 e il 60% degli acquisti totali con carta, a fronte del 22 e del 33% registrati nello stesso periodo del 2019.
Addio contante: calano i prelievi al bancomat
Quanto invece al ricorso al contante, nel secondo semestre 2020, che include sia la fase intermedia sia lo scoppio della seconda ondata, vi è un miglioramento dei trend complessivi ma si conferma la contrazione accentuata dei prelievi da Atm, calati del 15,1% su base annua, rispetto ai pagamenti su Pos fisici, che invece sono aumentati del 6,6%, sospinti anche dai programmi di incentivo nell’ultimo mese dell’anno.
Bankitalia ricorda tra l’altro che negli anni precedenti lo scoppio della pandemia si era registrata una progressiva crescita in Italia dell’utilizzo degli strumenti di pagamento alternativi al contante − bonifici, addebiti diretti e soprattutto carte − per effetto dell’innovazione tecnologica, dell’ingresso di nuovi operatori di mercato, nonché degli interventi normativi a sostegno dell’efficienza e della sicurezza nell’utilizzo dei pagamenti digitali.
I tassi di crescita delle operazioni elettroniche con bonifici, addebiti diretti, carte di pagamento (credito, debito e prepagate) sono stati addirittura superiori a quelli registrati nell’area dell’euro, a fronte di una più marcata riduzione dei pagamenti con strumenti tradizionali, quali gli assegni bancari e postali. “Il gap rispetto al resto dell’area dell’euro rimane, tuttavia, ancora ampio” si legge nel report. Gli effetti della pandemia sui pagamenti al dettaglio, spiegano infine gli economisti di Via Nazionale, “si innestano quindi nell’ambito di tendenze già in atto da tempo, ma ne hanno accelerato gli sviluppi”.