Nel 2022 l’uso del contante nell’Eurozona è sceso al 59%. In Italia è al 69%. Ma l’utilizzo delle carte sale al 34%. Notevoli le differenze tra i Paesi Ue sulle commissioni sui pagamenti istantanei
Il contante resta il metodo preferito di pagamento degli europei in negozio, ma con una quota in rapida diminuzione al 59% del totale nel 2022, contro il 72% del 2019. E l’Italia non fa eccezione, anzi: nel nostro Paese la percentuale di chi usa il cash sale al 69%. È quanto emerge da uno studio della Banca centrale europea sulle abitudini di pagamenti dei consumatori dell’Eurozona.
Pagamenti con carta in aumento
Il calo dell’utilizzo del cash fa i conti con l’avanzata dei pagamenti con carta. Questi sono infatti saliti di nove punti percentuali, al 34%, del totale nel 2022. Con una preponderanza del contactless. Inoltre, secondo lo studio Bce, la quota di acquisti online sul totale delle transazioni quotidiane è triplicata in tre anni. Con un balzo dal 6% del 2019 al 17% del 2022.
L’Italia è quindi uno dei Paesi in cui la netta maggioranza dei pagamenti presso i punti di vendita nel 2022 è stata effettuata in contanti. Le quote più elevate in termini di numero sono state osservate a Malta (77%), Slovenia (73%), Austria (70%) e Italia (69%). E in termini di valore a Malta (65%), Lituania (61%) e Slovenia (59%).
Il contante resta preferito nei pagamenti tra privati
Secondo l’indagine, l’Italia insieme a Germania, Cipro, Slovenia, Grecia, Italia e Austria è anche uno dei Paesi in cui il contante è lo strumento preferito fra privati con un’incidenza superiore all’80%. Il cash è stato invece utilizzato per meno della metà delle transazioni fra persone in Estonia, Finlandia e Olanda.
Commissioni sui pagamenti: le differenze tra Paesi
L’indagine Bce ha anche esaminato se gli utenti dell’Eurozona pagano commissioni per i pagamenti istantanei rilevando notevoli differenze tra i Paesi. Il 95% degli intervistati a Cipro e l’89% in Spagna hanno affermato di non pagare alcuna commissione o di pagare la stessa commissione prevista per i bonifici. Ma solo il 46% degli intervistati in Germania ha fornito la stessa risposta e questo potrebbe essere in parte dovuto al fatto che quasi un terzo degli intervistati tedeschi non sapeva se pagava una commissione.
“Tuttavia, il 38% delle persone in Italia e il 23% in Germania – sottolinea l’indagine – hanno pagato una commissione più elevata per i bonifici istantanei. L’Italia è stato anche l’unico Paese in cui più persone hanno riferito di aver pagato commissioni più elevate per i bonifici istantanei rispetto a quelle che hanno riferito di non aver pagato alcuna commissione”.