Bastano codice fiscale e Iban. C’è tempo fino a fine anno, ma solo entro il 30 settembre si ha diritto agli arretrati. Importo base 168 euro
Tutto pronto per la presentazione delle domande per l’assegno temporaneo per i figli minori. Dal primo luglio, e fino al 31 dicembre 2021, si potrà infatti presentare la richiesta sul sito dell’Inps con una procedura semplificata che richiede soltanto l’inserimento del codice fiscale e dell’Iban (gli altri dati verranno recuperati automaticamente dai sistemi dell’ente di previdenza).
Il nuovo assegno ‘ponte’, determinato in base all’Isee, prevede un importo mensile base di 167,5 euro per ciascun figlio minore, mentre nel caso in cui nel nucleo siano presenti più di due figli minori l’importo è maggiorato del 30% per ciascuno di essi, fino a 217,8 euro mensili. (Qui gli importi nel dettaglio)
Assegno unico figli, a chi spetta
L’accesso all’assegno spetta per ciascun figlio a carico minorenne e per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età, a patto che svolga attività di studio o ricerca. L’assegno deve rivestire carattere di universalità e progressività e l’ammontare del beneficio deve essere modulato sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente, l’Isee.
Per chi ha un Isee fino a 7.000 euro l’assegno spetta “pienamente” e, secondo la tabella, va da circa 168 euro mensili per una coppia con un figlio, a 335 euro se con due figli, 653 euro con tre figli, 871 euro con quattro figli e 1.179 con cinque o più figli. Gli importi decrescono in base all’Isee fino a 50 mila euro, limite oltre il quale l’assegno non spetta.
I tempi per la domanda
Per quanto riguarda le domande, quelle che saranno presentate entro il 30 settembre 2021 danno diritto al riconoscimento degli arretrati a partire dal primo luglio. Chi invece la presenterà dopo il 30 settembre riceverà gli importi cui ha diritto a partire dal mese di presentazione della domanda.
Assegno unico figli e Reddito di cittadinanza
In caso di beneficiario di Reddito di cittadinanza con figli minori, il corrispettivo verrà caricato direttamente sulla carta. L’assegno è infatti compatibile con l’Rdc ma si procede con una compensazione: il beneficio in questo caso è determinato sottraendo dall’importo spettante dell’assegno la quota di Rdc riferibile ai figli minori. Secondo una simulazione dell’Inps, l’importo complessivo Rdc comprensivo del nuovo assegno andrebbe da 724 euro (un figlio) a 1.525 (cinque figli o più).
L’obiettivo del nuovo assegno unico e universale è la graduale sostituzione o eliminazione di tutte le precedenti misure di sostegno alla genitorialità, alla natalità e ai carichi familiari: gli assegni al nucleo familiare e assegni familiari; l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori riconosciuti dai Comuni; l’assegno di natalità e il premio alla nascita.
Un assegno per il 5,5% delle famiglie italiane
Secondo le stime Istat, il 5,5% delle famiglie può beneficiare dell’assegno temporaneo per i figli minori e il 15,8% della maggiorazione degli assegni familiari. Sempre secondo la simulazione, nel secondo semestre del 2021, quando entrerà in vigore la misura ‘ponte’, l’importo medio dell’assegno temporaneo sarebbe pari a 962 euro, mentre quello della maggiorazione a 377 euro.
Considerando il dato di 25,7 milioni di famiglie italiane, quindi, secondo la stima Istat sono circa 1,4 milioni quelle che possono beneficiare dell’assegno temporaneo per i figli minori.