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Casa green, 15 milioni di italiani dicono no senza incentivi

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Il Parlamento europeo ha dato il via libera alle nuove regole di efficientamento energetico per gli edifici. Ma in Italia i proprietari di casa non ci stanno

Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla cosiddetta direttiva Casa green. Se ci sarà l’approvazione definitiva, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. 

Per i nuovi edifici occupati, gestiti o di proprietà pubblica la scadenza è fissata al 2026. Tutti i nuovi stabili per cui sarà tecnicamente ed economicamente possibile dovranno inoltre dotarsi di tecnologie solari entro il 2028. Mentre per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti la data limite è il 2032.

Cos’altro prevede la direttiva Casa green

L’obiettivo della direttiva è di agire in particolare sul 15% degli edifici più energivori, che andranno collocati dai Paesi membri nella classe energetica più bassa, la G. In Italia si tratta di circa 1,8 milioni di immobili residenziali, su 12 milioni totali (secondo l’Istat). Per il via libera finale manca ancora la fase di negoziati tra istituzioni europee che porterà al testo definitivo. 

Secondo il Parlamento europeo, gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e quelli pubblici il raggiungimento dovrà invece avvenire rispettivamente entro il 2027 per la E e il 2030 per la D.      

Oltre la metà degli italiani non conosce la classe energetica di casa sua

Gli italiani, com’era prevedibile, non hanno accolto la direttiva Casa green con favore. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat, più di 1 su 2 non conosce la classe energetica della propria abitazione. E addirittura circa 1,2 milioni di persone non hanno nemmeno idea di cosa significhi questo termine.

Un dato che fa riflettere, soprattutto alla luce dell’approvazione della direttiva che nei prossimi anni obbligherà milioni di italiani a ristrutturare la propria abitazione per raggiungere i criteri di sostenibilità indicati dall’Ue.

Casa green, 15 milioni di italiani dicono no senza incentivi

Ma come intendono comportarsi gli italiani rispetto alla direttiva Casa green? Secondo i dati emersi dall’indagine, solo 1 rispondente su 5 ha dichiarato di essere disposto ad adeguarsi. Mentre quasi 15 milioni di individui hanno detto che lo faranno solo se ci saranno aiuti economici da parte dello Stato. Un dato, quest’ultimo, da non sottovalutare, soprattutto se si considerano le problematiche emerse con l’ormai ex superbonus 110% che, va ricordato, ha coinvolto una platea di proprietari ben inferiore rispetto a quella che sarà toccata dalla nuova direttiva europea.

Quasi 2 milioni di italiani (4,6%) hanno dichiarato di essere pronti a sfidare la legge e si adegueranno solo se, a seguito di controlli, verranno scoperti. Mentre quasi 1 milione di proprietari ha detto che, pur di evitare la spesa, è disposto a vendere la propria abitazione e andare a vivere in affitto.

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