In caso di tampone positivo al Covid prima della partenza, si può richiedere un rimborso del pacchetto vacanza non usufruito. Ecco come: il vademecum del Codacons
A sorpresa l’estate 2022 ha visto un’impennata di contagi Covid. Colpa della variante Omicron 5, decisamente più contagiosa delle precedenti, che sta costringendo numerosi italiani a rinunciare alle ferie. In molti, proprio per paura della pandemia, sono ricorsi a un’assicurazione di viaggio. Ma restano comunque la maggioranza quelli che ora sono preoccupati di cosa possa succedere alle loro vacanze se dovessero infettarsi poco prima della partenza.
Nel caso in cui si risulti positivi al Covid poco prima delle vacanze, è necessario ovviamente annullare il viaggio. Ma non tutto è perduto. Il Codacons ha infatti stilato un vademecum con alcune regole da seguire. E soprattutto ricorda che il viaggio disdetto per cause di forza maggiore, come il Covid, dà diritto al rimborso dei servizi non usufruiti e già pagati.
Covid e vacanze, quando il rimborso è obbligatorio
“In base alle regole del Codice civile la sopraggiunta impossibilità di usufruire della prestazione concordata e pagata, per motivi di necessità o forza maggiore, prevede il rimborso obbligatorio da parte del fornitore. Questo vale anche per i casi di positività al Covid che impediscono di usufruire di trasporti, soggiorni, pacchetti vacanza e altri servizi già acquistati”, spiegano dal Codacons.
Come chiedere il rimborso
L’associazione dei consumatori chiarisce che, in caso di contagio, bisogna chiamare subito le strutture ricettive, agenzie di prenotazioni, tour operator o agenzia di viaggi presso cui si sono acquistati i servizi. È necessario infatti aprire “una segnalazione sulla malattia allegando l’esito del tampone e certificato medico, e avviare la richiesta di rimborso”.
Come fare per voli e spostamenti in caso di Covid
Se si è acquistato un volo, ogni compagnia prevede proprie modalità di presentazione della domanda per il rimborso a causa di un tampone positivo. In questi casi il passeggero “ha diritto al rimborso del costo del biglietto aereo nello stesso mezzo di pagamento utilizzato in occasione dell’acquisto”.
Se invece è la compagnia aerea a cancellare il volo perché un membro dell’equipaggio è positivo, il Codacons specifica che la tutela in questo caso è maggiore. Il passeggero ha infatti diritto a una compensazione pecuniaria dai 250 ai 600 euro.
Rimborsi Covid: occhio ai voucher
Il Codacons mette però in guardia dalle pratiche scorrette di alcuni operatori. Molti infatti si rifiutano di concedere i rimborsi, preferendo la via dei buoni o dei voucher oppure applicando delle penali. Una pratica scorretta.
“I consumatori non devono cadere in errore: devono pretendere la restituzione integrale di quanto pagato”, avvertono dall’associazione. La legge infatti prevede che il passeggero positivo al Covid possa ottenere la restituzione integrale dell’importo versato.