Dall’Irpef alla flat tax fino alla cedolare secca: ecco tutte le imminenti scadenze fiscali
La maratona tasse di novembre è arrivata. Fra Irpef, cedolare secca sugli affitti, regimi forfettari (flat tax), Irap e Ires, questo per il Fisco è un mese di raccolta. E per gli italiani un mese di pagamenti.
Fisco, il 16 i versamenti Iva
Si parte il 16 novembre con la scadenza del versamento Iva sia per i contribuenti con liquidazione mensile che per i trimestrali. La procedura, da effettuare attraverso il modello F24 in modalità telematica, prevede l’inserimento del codice tributo 6010 per chi deve versare quella relativa al mese di ottobre e del codice 6033 per chi invece è interessato dal versamento di quella relativa al 3° trimestre.
Lo stesso giorno è il termine ultimo anche per le ritenute Irpef, relative ai redditi da lavoro dipendente e assimilati, corrisposti nel mese di ottobre. E per i contributi Inps dovuti dai sostituti d’imposta e relativi al mese precedente.
Per il Fisco il 30 novembre è il giorno clou
Il giorno nero da segnare sul calendario per le scadenze con il Fisco è però mercoledì 30 novembre. Entro quella data i contribuenti tenuti a effettuare i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi annuali delle persone fisiche, delle società di persone e degli enti a essi equiparati nonché dell’Irap, devono pagare la seconda o unica rata dell’ acconto Irpef e Irap relativo all’anno 2022.
Nella stessa data anche i proprietari di abitazione cedute in affitto dovranno versare al Fisco la seconda o unica rata di acconto della cosiddetta “cedolare secca”. Così pure i titolari di partita Iva e le imprese in regime forfettario (la cosiddetta flat tax) dovranno pagare il secondo o unico acconto dell’imposta sostitutiva dell’Irpef. Anche i professori dovranno versare il secondo o unico acconto dell’imposta sulle lezioni private.
Un esborso notevole da parte degli italiani che nel 2021, per quanto riguarda la sola Irpef, ha portato nelle casse dello Stato 198,203 miliardi. Tutto il sistema delle imposte ad aliquote agevolate, sostitutive all’Irpef, ha invece fruttato all’Erario 3,310 miliardi.