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Fisco, arriva la precompilata Iva

L’Agenzia delle Entrate avvia la sperimentazione. Ecco chi può scaricarla e come

Tutto pronto per l’avvio della fase sperimentale della precompilata Iva grazie alle e-fatture e ai corrispettivi. Con il provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sono state infatti stabilite le modalità di predisposizione dei documenti Iva precompilati, quelle di accesso ed è stata anche individuata la platea degli operatori interessati.

Le partite Iva potranno quindi avvantaggiarsi del database per la dichiarazione dei corrispettivi e della fatturazione elettronica obbligatoria: utilizzando questi dati, l’Agenzia metterà a disposizione degli operatori, in un’area web dedicata, le bozze dei registri Iva e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche (Lipe) a partire dalle operazioni effettuate dal 1° luglio 2021. 

Ciascun soggetto, direttamente o indirettamente tramite intermediario delegato, potrà accedere tramite un applicativo web dedicato all’interno del portale Fatture e corrispettivi, ai documenti Iva precompilati ed effettuare una serie di operazioni, quali ad esempio visualizzare, consultare, stampare e salvare i dati, estrarre le bozze dei documenti e inviare le comunicazioni delle liquidazioni periodiche e la dichiarazione annuale Iva.

Per le operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022, sarà disponibile anche la bozza della dichiarazione annuale Iva. Per i soggetti che convalidano, nel caso in cui le informazioni proposte dall’Agenzia delle entrate siano complete, oppure integrano nel dettaglio i dati proposti nelle bozze, viene meno l’obbligo di tenuta dei registri Iva.

Per gli anni d’imposta 2021 e 2022, nella fase di avvio sperimentale, destinatari dei documenti Iva precompilati saranno i soggetti che effettuano liquidazione trimestrale dell’Iva per opzione, con esclusione di alcune categorie di soggetti come quelli che operano in particolari settori di attività o per i quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva (ad esempio, editoria, vendita di beni usati, agenzie di viaggio). Dal 2022 saranno inclusi nella platea anche i soggetti in regime di Ivaper cassa.

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