Casa&Famiglia

Gas, la bolletta di maggio non cala. La protesta dei consumatori

Arera: giù il prezzo della materia prima, ma si azzera lo sconto del governo. E per la bolletta del gas il calo è solo dell’0,2%. Il Codacons: per le famiglie un risparmio di 2,5 euro annui

Nonostante il calo dei prezzi della marteria prima, a maggio la bolletta del gas resta stabile. Per la famiglia tipo in tutela segnerà infatti un -0,2% rispetto ad aprile. Lo ha annunciato l’Arera spiegando che il calo della spesa per la materia gas naturale, -13,2%, è stato controbilanciato dall’aumento del 13% degli oneri generali per la parte legata all’Ug2, la componente di sconto prevista dal decreto Bollette. Sconto utilizzato nell’ultimo anno a beneficio dei consumatori per compensare gli aumenti nei periodi in cui i prezzi del gas erano più elevati.

Bolletta gas: 1.514 euro la spesa annua di una famiglia

La spesa per il gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (giugno 2022-maggio 2023) è quindi di 1.514 euro circa, al lordo delle imposte. Una cifra che fa segnare un -6,7% rispetto agli stessi 12 mesi dell’anno precedente. Lo calcola sempre l’Arera diffondendo la variazione del -0,2% della tariffa di maggio per la famiglia tipo, che ha consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui, per il mercato tutelato. A maggio, che ha registrato una quotazione media all’ingrosso inferiore rispetto a quella del mese di aprile, il prezzo della materia prima gas, per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è 34,06 euro a MWh.

Per quanto riguarda la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, ricorda l’Autorità, “viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il Psv day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento”. 

L’Autorità di regolazione per l’energia ricorda anche che il decreto Bollette per il secondo trimestre 2023 ha confermato la riduzione dell’Iva al 5% per il gas e l’azzeramento dei restanti oneri generali di sistema. “In considerazione della costante riduzione dei prezzi del gas all’ingrosso – si specifica – le aliquote negative della componente tariffaria Ug2, applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno, invece sono state gradualmente ridotte e con questo aggiornamento azzerate”. Resta invariata la spesa per il trasporto e la gestione del contatore. In dettaglio, per il mese di maggio 2023, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo è pari a 91,43 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.

I consumatori: risparmio annuo di 2,5 euro a famiglia

Il taglio delle bollette del gas dello 0,2% a maggio produrrà un risparmio irrisorio per le famiglie, pari a 2,5 euro annui a nucleo rispetto le tariffe in vigore ad aprile. Lo afferma il Codacons, che esprime delusione per il mini-calo dei prezzi del gas. “Nonostante le quotazioni internazionali in forte discesa, le bollette del gas non risentiranno di alcun effetto positivo. E le tariffe rimarranno sostanzialmente identiche – spiega il presidente Carlo Rienzi –. A pesare sul mancato calo il ritorno della tassazione sul gas, che di fatto vanifica gli effetti della discesa dei prezzi sui mercati. Dopo due anni di caro-energia, il Governo avrebbe fatto meglio a prolungare per tutto il 2023 gli sconti in bolletta. Per alleggerire la spesa energetica a fronte di una inflazione ancora altissima nel nostro Paese. Che, assieme alla spesa per luce e gas, incide sui redditi delle famiglie e impoverisce i consumatori”.

Anche per l’Unione nazionale consumatori la bolletta del gas che scende dello 0,2% è “una pessima notizia. Specie se si considera che se il governo non avesse reintrodotto il rimanente 35% della componente Ug2 degli oneri di sistema il calo della bolletta sarebbe stato del 13,2%. Una scelta scellerata se si considera che, nonostante la riduzione di oggi e gli sconti fiscali ancora in vigore, come l’Iva al 5%, le bollette restano ben più elevate rispetto ai tempi normali. Senza contare gli effetti nefasti sull’inflazione”, afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unc.

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