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Lavoro, a luglio le aziende prevedono 505 mila assunzioni

Nell’intero trimestre luglio-settembre 1,3 milioni di posti di lavoro. Ma aumenta la difficoltà di reperimento del personale. Ecco le figure più richieste

Imprese a caccia di addetti a luglio. Sono infatti 505mila le assunzioni previste e  poco meno di 1,3 milioni nell’intero trimestre luglio-settembre. Aumenta però la difficoltà di reperimento del personale. Ben 4 figure di lavoro su dieci risultano infatti ‘introvabili’. Il dato emerge dal Bollettino Excelsior di Unioncamere e Anpal, stando al quale la difficoltà è aumentata di quasi 10 punti rispetto a luglio del 2021.

Lavoro, le figure più richieste

Su 505mila postini lavoro a disposizione nel mese sono circa 204mila le ricerche di personale per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento. E la causa prevalente è appunto la mancanza di candidati per i profili ricercati. 

Le figure di più difficile reperimento sono quelle del saldatore e del fonditore, con difficoltà nel 65,7%; segue quella dei tecnici della gestione dei processi produttivi (65,3%), ma è complicato anche trovare artigiani e operai specializzati nella rifinitura delle costruzioni (60,1%). Più facile reperire personale addetto alla custodia di edifici e beni (17,7% la percentuale di difficoltà) e addetti alla vendita (27%).

Lavoro, i settori che assumono di più

L’industria programma a luglio circa 130mila nuovi posti di lavoro e 349mila nel trimestre luglio-settembre. Nel settore dei servizi sono circa 375mila i contratti di lavoro che le imprese prevedono di attivare e poco meno di 930mila quelli previsti per il trimestre luglio settembre.

Guardando ai settori, a incontrare le maggiori criticità sul mercato del lavoro sono le imprese della metallurgia e dei prodotti in metallo (circa 56% dei profili ricercati è di difficile reperimento); seguono le industrie del legno-arredo (55%) e i servizi ICT e dalle imprese di costruzioni (per entrambi 54%). 

Tra i profili più difficili da reperire risaltano anche i tecnici in campo ingegneristico (57,0%); i tecnici della salute (56,4%); i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (55,6%) e gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (54,9%). 

Tra gli operai specializzati oltre a fonditori e saldatori (65,7%), si trovano difficoltà per gli operai di macchine per lavorazione metalliche e prodotti minerali (63,9%); operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (60,1%); operai di installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche (59,8%). 

A livello territoriale, per le offerte di lavoro sono le imprese del Nord Est ad incontrare le maggiori difficoltà di reperimento (per il 47,2% delle figure ricercate). Seguono quelle del Nord Ovest (41,5%), Centro (39,0%) e Sud e Isole (34,7%).

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