A marzo tassi sui mutui ancora in rialzo, al 4,36%. Rallentano i prestiti a famiglie e imprese. Il Codacons: il peggio deve venire
Salgono ancora i tassi sui mutui casa. A certificarlo è Bankitalia, secondo cui a marzo i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TaegIl Taeg, ovverto il tasso effettivo globale, è l’indicato... Leggi) si sono collocati al 4,36% contro il 4,12% di febbraio. Il TaegIl Taeg, ovverto il tasso effettivo globale, è l’indicato... Leggi sulle nuove erogazioni di credito al consumo è salito invece al 10,12%, contro il 9,88 del mese precedente.
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,3% (3,55 nel mese precedente). Sempre in marzo i prestiti al settore privato sono cresciuti dello 0,3% sui dodici mesi (1,1 a febbraio). I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,9% (in rallentamento rispetto al +2,5% del mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,0% (-0,5 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono diminuiti del 3,2% sui dodici mesi (-2,3 in febbraio); la raccolta obbligazionaria è aumentata dell’8,9% (3,9 in febbraio).
Mutui, il Codacons: il peggio deve ancora venire
Il peggio per i mutui però deve ancora venire, secondo il Codacons. Il monitoraggio di Bankitalia non registra infatti ancora gli effetti della decisione assunta lo scorso 4 maggio dalla Bce, che ha fatto salire i tassi d’interesse di ulteriori 25 punti base.
Considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, la rata mensile è destinata a salire tra i 15 e i 25 euro per effetto della decisione dei giorni scorsi della Bce, secondo l’analisi dell’associazione.
Se però si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea a partire dallo scorso anno, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirà complessivamente tra i 225 e i 295 euro rispetto a quanto pagato nel 2021. Con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +2.700 e + 3.540 euro all’anno. “E non è certo un caso se, nell’ultimo anno, ben 2,4 milioni di famiglie con un mutuo a tasso variabile hanno dichiarato difficoltà nel pagamento delle rate”, concludono dal Codacons.