Tra cenone, pranzo di Natale, spostamenti e regali, quest’anno le festività peseranno per 1,4 miliardi di spese in più rispetto al 2019
di Marco Ottaviano, redattore di Prestiamoci
“Non c’è mai limite al peggio”, così diceva un vecchio detto. Il Natale 2021 ci porterà verso il cenone e i regali più costosi di sempre.
Solo cenone e pranzo di Natale peseranno per 100 milioni in più sulle tasche degli italiani rispetto al 2019. Ma se si aggiungono anche i costi degli spostamenti e dei regali si arrivare a un aumento di circa 1,4 miliardi di euro di spese in più (leggi anche Natale, si rischiano rincari per 1,4 miliardi).
Le cause dell’aumento dei prezzi
La principale causa dell’aumento delle spese per queste festività è da imputare all’aumento dei beni alimentari. Il listino del pane è schizzato alle stelle, il prezzo del burro è cresciuto del 60% circa, mentre patate, banane e mele sono aumentate del 70 per cento. Tutte materie che porteranno inevitabilmente a un aumento dei prezzi dei prodotti trasformati.
Ma sulla spesa finale peseranno anche l’aumento del costo dell’energia e il caro-benzina, con la verde che costa oggi il 23,4% in più rispetto allo scorso anno. Gli aumenti dei carburanti incidono non solo sugli spostamenti degli italiani e sull’intero comparto dei trasporti, ma determinano anche ritocchi al rialzo dei listini al dettaglio dei prodotti trasportati. Va ricordato, infatti, che in Italia circa l’85% dei beni viene trasportato via strada.
La crisi dei semiconduttori non aiuta
Un’ulteriore causa che ha fortemente contribuito all’aumento dei prezzi è la crisi dei semiconduttori, che influisce sulla produzione della quasi totalità dei prodotti tecnologici. La pandemia ha, infatti, colpito maggiormente il territorio Orientale colpendo quindi la principale area di produzione di questi elementi come i chip, ponendola in forte difficoltà nella produzione prevista per la gestione delle richieste ancora inevase, nonché di quelle previste nei prossimi mesi.
In particolare, Apple ha dichiarato, che, seppur con dati migliori dell’ultima previsione trimestrale, la chiusura dell’anno non avrà i risultati auspicati. Amazon, invece, ha riportato dati negativi che hanno colpito particolarmente gli analisti e soprattutto l’incremento dei costi di produzione dei prodotti di elettronica.
Il Natale 2021 è a rischio?
L’associazione dei consumatori ha riportato come solo gli spostamenti, verso Paesi d’origine o per vacanze, costeranno più del previsto incidendo potenzialmente anche sui settori del trasporto e del turismo.
Questi numeri preoccupano un po’ tutto il paese, in quanto le loro ripercussioni si potrebbero avere a 360° senza salvare nessun settore. Non vogliamo essere tragici nel dire che il Natale 2021 sia a rischio, ma c’è da dire che un prezzo così alto per la festività più amata al mondo, non si era mai visto e forse non sarà l’unico aumento che vedremo nei prossimi anni.