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Pasqua salata, dai trasporti alla colomba: tutti i rincari

Gli alimentari sono aumentati del 13,2%, ma per colombe e uova di pasqua si arriva anche al 70%. Alle stelle i biglietti di treni e aerei. I calcoli dei consumatori

Sarà una Pasqua salata quella che trascorreranno gli italiani. Tra trasporti e cibo, infatti, le festività rischiano di tradursi in una stangata, come denunciano le associazioni dei consumatori. Solo per gli alimentari si parla di un rincaro medio del 13,2%, con una decisa impennata di colombe e uova di cioccolato. Mentre chi ha bisogno di spostarsi, in Italia o all’estero, dovrà fare i conti con i prezzi alle stelle di treni e aerei. Ecco tutti gli aumenti.

Cibi più cari del 13,2%

Sugli alimentari gli italiani vanno incontro ad una vera e propria stangata che peserà in media per 1.015 euro annui per una famiglia con due figli. A lanciare l’allarme è il Codacons, che segnala i pesantissimi rincari che a marzo, secondo l’Istat, hanno investito i prezzi di cibi e bevande.

I listini del comparto alimentare segnano infatti un +13,2% su base annua, un trend al rialzo che prosegue da mesi e che, a parità di consumi, costerà +1.015 euro annui a famiglia per la spesa legata a cibi e bevande.

In particolare, complice l’impennata dei prezzi delle materie prime e il caro-energia, i listini di colombe pasquali e uova di cioccolato sono letteralmente schizzati alle stelle. Con supermercati e negozi che hanno applicato sensibili rincari per tali prodotti tipici della Pasqua. Il Codacons ha messo a confronto i listini del 2022 con quelli praticati oggi, scoprendo che gli aumenti dei prezzi in alcuni casi superano addirittura il 70%.

La colomba pasquale quest’anno costa anche il 70% in più

Il prodotto che registra i rincari più pesanti è senza dubbio la colomba. L’aumento medio rispetto lo scorso anno è infatti del +31,8%, con punte del +73,6% in alcuni supermercati per quella classica. Per le colombe farcite gli aumenti variano da un minimo del 20,7% a un massimo del 60,8%. Ad esempio per le colombe industriali di fascia bassa, il prezzo passa in una nota catena di ipermercati dai 2,39 euro del 2022 (la confezione da 750 gr) agli attuali 2,99 euro, con un aumento del +25%. In un’altra catena di supermercati la colomba da 1kg sale dai 4,98 euro dello scorso anno agli attuali 7,90 euro, con un rincaro del +58,6%. Il ramo di Pasqua di cioccolato di una nota marca dolciaria (da 750 gr) aumenta invece di quasi il 61%, passando dai 4,29 euro dello scorso anno agli attuali 6,90 euro.

Per l’uovo di Pasqua rincari del 40%

Altra nota dolente l’uovo di Pasqua, prodotto i cui listini salgono mediamente del +15,4% rispetto lo scorso anno con punte del +44% per alcune linee dedicate ai bambini e legate a personaggi dei cartoni animati. Ad esempio il prezzo del classico uovo “Gran sorpresa” da 150 gr passa in molti supermercati da 8,99 euro del 2022 ai 9,99 euro di oggi (+11,1%); per le uova più grandi (365 gr) i listini salgono dai 10,49 euro dello scorso anno agli attuali 14,90 euro (+42%).

“Rincari che rischiano di determinare una stangata per i consumatori che sfiora i 100 milioni di euro”, denuncia il Codacons. Per 7 famiglie italiane su 10 uova e colombe sono irrinunciabili, al punto che in media la produzione di uova di Pasqua nel nostro paese supera le 31mila tonnellate generando un giro d’affari pari 275 milioni di euro. Il valore delle colombe pasquali tocca le 23mila tonnellate per un fatturato di circa 160 milioni di euro. A parità di consumi, quindi, i rincari delle uova di Pasqua determinerebbero nel 2023 una maggiore spesa per le famiglie da +42,3 milioni di euro rispetto allo scorso anno, +51 milioni di euro circa la spesa per le colombe, per un totale di +93,3 milioni di euro.

Maxi-aumenti dei voli per Pasqua

Ma non c’è solo la tavola. In occasione della Pasqua milioni di italiani, tra studenti e lavoratori, si sposteranno lungo la penisola per trascorrere le festività in famiglia. Di questi molti utilizzeranno treni e aerei, ma dovranno sostenere costi non indifferenti per i biglietti. Stesso discorso per chi deciderà di trascorrere le vacanze all’estero. Lo afferma Assoutenti, che ha realizzato uno studio per capire quanto costerà quest’anno viaggiare durante il periodo di Pasqua.

Chi deciderà di muoversi in aereo per trascorrere le feste in famiglia dovrà fare i conti con pesanti rincari dei biglietti. Ad esempio il volo di sola andata Roma-Catania di giovedì 6 aprile parte da 369 euro, quello per Palermo da 253 euro. Volare da Milano a Brindisi nella stessa data costa 182 euro. Per raggiungere Cagliari (solo andata, 6 aprile) si spendono 154 euro da Milano, 160 euro da Roma. A tali prezzi occorre poi aggiungere i supplementi per bagagli, scelta del posto a sedere, ecc., ricorda l’associazione.

Anche il treno diventa proibitivo

Non va meglio per chi opterà per il treno: ipotizzando di partire giovedì 6 o venerdì 7 aprile, si spendono con Italo 95,90 euro da Torino a Napoli, 92,90 con Trenitalia. Sempre con Trenitalia servono almeno 104 euro da Milano a Salerno, 169,90 euro da Milano a Bari, e 164 euro da Torino a Reggio Calabria. Prezzi simili con Italo, dove la tratta Milano-Salerno parte da 99,90 euro, ma si arriva a pagare almeno 156 euro partendo giovedì 6 aprile sulla tratta Torino-Reggio Calabria, rileva Assoutenti.

Brutte notizie infine per chi deciderà di trascorrere la Pasqua all’estero, magari al caldo in una località di mare. Il volo Milano-Sharm el-Sheikh del 7 aprile costa infatti 521 euro (solo andata), 400 euro se si parte da Roma. Per Capo Verde servono 710 euro circa sia da Milano che da Roma, mentre per Zanzibar occorre mettere in conto una spesa di circa 518 euro per il volo di sola andata da Milano. Per le Seychelles il biglietto costa 690 euro da Malpensa, circa 500 euro da Fiumicino. Proibitive le Maldive: il volo diretto da Milano costa 750 euro.

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