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Poste, scattano i rincari: le nuove tariffe 

Dal 24 luglio aumenta il costo dei servizi postali. Dalle lettere ai bollettini, passando per pacchi e raccomandate, ecco i nuovi prezzi

Anche i servizi postali si adeguano all’inflazione. Da lunedì 24 luglio sono infatti scattate le nuove tariffe maggiorate per i servizi offerti da Poste Italiane. Dalle lettere, ai pacchi, alle raccomandate, passando per multe e bollettini, tutti i prezzi sono stati ritoccati all’insù, scatenando la protesta delle associazioni dei consumatori.

Autorizzati dall’Agcom nel giugno scorso, gli aumenti, come spiega la stessa Authority, consentiranno a Poste Italiane di recuperare l’inflazione registrata nel secondo semestre 2022 e nel primo semestre 2023. E riallineare in questo modo le tariffe dei servizi universali all’aumentato costo di produzione.

Poste,  la mappa dei rincari

Il nuovo tariffario di Poste prevede un aumento della posta ordinaria (entro i 20 grammi di peso) da 1,20 a 1,25 euro. Per la posta prioritaria (fino a 100 grammi) si passa invece da 2,80 a 2,90 euro. Cresce anche il costo delle raccomandate, in tutti gli scaglioni di peso e formato. La tariffa per gli invii fino a 20 grammi aumenta di 20 centesimi, da 5,60 a 5,80 euro. I rincari saranno applicati anche alla Raccomandata Giudiziaria e alla Posta Raccomandata da te.

Diventano più care poi le spedizioni di pacchi, con un ritocco di 50 centesimi per spedire un pacco ordinario (da 0 a 3 kg), che passa quindi da 9,40 a 9,90 euro. In aumento anche le spedizioni all’estero per tutti i Paesi di destinazione. In particolare un pacco da 1 kg per la Zona 1 costerà 24,80 euro (da 24,00 euro). Cambiano poi anche gli importi nel caso di pre-accettazione online: in particolare la Zona 1, fino a 1 Kg, sale da 23 a 23,80 euro

Più care anche le notifiche

Aumenta anche il costo del servizio di notifica delle multe per tutti gli scaglioni di peso. L’importo delle notifiche fino a 20 grammi accettate negli uffici postali cresce da 10,85 a 11,45 euro, mentre i costo degli invii accettati nei centri business passa da 10,45 a 11,05 euro.

Il Codacons: aumenti assurdi

Il Codacons è pronto alla battaglia legale contro gli aumenti delle tariffe di Poste Italiane. “Si tratta di rincari assurdi e incomprensibili – attacca il presidente Carlo Rienzi –. Il rialzo delle tariffe, infatti, riguarda moltissimi servizi utilizzati dagli utenti, e porterà nelle casse della società introiti che non appaino giustificati da un proporzionale aumento dei costi a carico di Poste”. 

“Per tale motivo chiederemo all’Agcom tutte le carte che hanno portato all’emanazione della delibera che da il via libera ai rincari. E stiamo valutando un ricorso al Tar del Lazio per gli impugnare gli atti e bloccare gli aumenti”, conclude Rienzi.

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