Da gennaio per calcolare l’assegno Rdc si deve tener conto delle maggiorazioni sociali, come quelle pensionistiche e la quattordicesima. Le istruzioni Inps
Novità in arrivo per chi percepisce il Reddito di cittadinanza. Cambia infatti nel 2022 il calcolo per l’importo delle rate in base ai trattamenti assistenziali percepiti. I chiarimenti sulle nuove regole sono targati Inps. L’Istituto di previdenza, con la circolare n° 548, ha spiegato l’applicazione della norma che allinea il calcolo dell’assegno RdC rispetto ad altri trattamenti assistenziali percepiti.
Reddito di cittadinanza, come si calcola la rata
La determinazione della rata mensile del Reddito di cittadinanza è calcolata in riferimento al “Reddito familiare”. Questo si calcola sulla base dell’Isee, come somma dei redditi e dei trattamenti esenti (non assoggettati ad Irpef), percepiti da tutti i componenti del nucleo familiare. Gli importi considerati sono quelli relativi a due anni antecedenti a quello di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Pertanto, per l’anno 2022, in linea generale, si considerano i redditi e i trattamenti di tutti i componenti del nucleo percepiti nel 2020.
Tra i trattamenti assistenziali rilevanti rientrano, ad esempio, gli assegni al nucleo familiare/assegni familiari, gli assegni familiari dei comuni ai nuclei numerosi, l’assegno sociale/pensione sociale, la carta acquisti ecc.
Aggiornamento dei trattamenti per il Rdc
Il reddito familiare, però, non sempre coincide con quanto è presente nell’Isee. I trattamenti assistenziali presenti in Isee devono quindi essere “aggiornati” tenendo conto degli importi che il beneficiario del Reddito di cittadinanza sta effettivamente percependo nell’anno in corso.
Un esempio: se nel 2020 si percepiva l’assegno sociale, ma nel 2022 non più, la norma impone di tenere conto della situazione aggiornata. Allo stesso modo, se nel 2022 è iniziata la fruizione di una indennità che due anni prima non veniva percepita, occorre tenere conto della situazione corrente. L’operazione che aggiorna i trattamenti punta insomma alla valutazione della condizione “attuale” del nucleo familiare nel momento in cui viene calcolata la rata della prestazione.
Quattordicesima e maggiorazioni pensionistiche tagliano il reddito di cittadinanza
A partire dal gennaio 2022, nel reddito per calcolare l’importo del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza rientrano anche le maggiorazioni sociali. Si tratta cioè degli incrementi delle pensioni spettanti a determinati di soggetti che hanno determinate condizioni reddituali.
Questa regola si applica a tutte le maggiorazioni sociali, non solo quelle correlate ai trattamenti legati alla invalidità. E si applica più in generale a tutti i trattamenti assistenziali legati alla situazione reddituale del richiedente. “Si rammenta, a tal proposito, che l’erogazione del Reddito di cittadinanza non rileva mai in alcun modo quale reddito che influisce sulla determinazione dell’assegno sociale, delle pensioni di invalidità e delle maggiorazioni sociali”, specifica l’Inps.
Questo significa che il Reddito di cittadinanza “non viene considerato mai come reddito utile ai fini del diritto e della misura delle prestazioni assistenziali (assegno sociale, pensioni di invalidità e relative maggiorazioni) mentre tali trattamenti assistenziali rilevano ai fini della determinazione del reddito Rdc”.
Nulla cambia, invece, per quanto riguarda la disciplina dell’Isee in cui continua a non rilevare alcun trattamento percepito in ragione della condizione di disabilità. Non rientrano poi tra i trattamenti assistenziali da aggiornare le somme percepite a titolo di arretrati. E neppure l’assegno di natalità, le erogazioni a fronte di rendicontazione di spese sostenute, ecc. e l’indennità di accompagnamento.
Reddito di cittadinanza, tutte le info sul sito Inps
Con l’applicazione della nuova disciplina, possono verificarsi variazioni nell’importo della rata della prestazione del Reddito di cittadinanza e della Pensione di cittadinanza rispetto a quanto percepito in precedenza.
Il dettaglio della rata in pagamento può essere visualizzato nell’apposito servizio di consultazione della domanda presente nella sezione “MyINPS” del portale internet dell’Istituto. Per l’accesso sono sufficienti le proprie credenziali di autenticazione.