Con il caro-energia, la spesa media per la settimana bianca arriva a 1.600 euro a persona. Per lo skipass rincari dal 10 al 13%, mentre dormire 7 notti in hotel costa fino a 15.500 euro
Il caro-energia si abbatte anche sul comparto della montagna, con rincari che investono prezzi e tariffe di tutto il settore. E fanno lievitare i costi della classica settimana bianca. A fare i conti è Assoutenti, che ha messo a confronto le tariffe praticate lo scorso anno dai principali impianti italiani con quelle in vigore per la prossima stagione sciistica.
Settimana bianca, lo skipass rincara dappertutto
Ad incidere sulla settimana bianca saranno innanzitutto i rincari dello skipass. Chi sceglierà le Dolomiti recandosi in una delle località del maggiore comprensorio d’Italia (Dolomiti Superski) dovrà mettere in conto una spesa giornaliera, in alta stagione, pari a 74 eur. L’anno scorso erano 67 euro, con un aumento della tariffa del +10,4%. L’abbonamento stagionale passa invece dagli 870 euro di un anno fa a 890 euro, se acquistato fino al 24 dicembre. Dopo Natale da 930 a 950 euro).
Va peggio per chi sta organizzando la settimana bianca in Lombardia. A Bormio il prezzo giornaliero dello skipass in alta stagione sale da 46 euro a 52 euro, con un aumento del +13%, quello stagionale da 775 euro a 825 euro (+6,4%). A Livigno invece la spesa passa da 52 a 55 euro per lo skipass giornaliero (+5,8%), da 787 euro a 825 euro (+4,8%) per lo stagionale.
Chi sceglie la Valle d’Aosta deve mettere in conto un aumento dello skipass del +8,9% a Courmayeur (da 56 a 61 euro) e del +7,5% a Cervinia (da 53 a 57 euro). Lo stagionale Valle d’Aosta, valido illimitatamente in tutte le stazioni del territorio valdostano compreso la SkyWay Monte Bianco oltre che La Rosière, sul territorio Francese e Alagna, su quello Piemontese, potrà essere acquistato al prezzo di 1.286 euro contro i 1.180 euro dell’anno scorso (+8,9%); lo stagionale Valle d’Aosta + Zermatt costerà invece 1.518 euro contro i 1.393 euro della scorsa stagione (+9%).
Schizzano i prezzi di hotel e B&B
Anche alberghi, hotel, B&B, pensioni, case vacanze e strutture ricettive varie hanno aggiornato al rialzo i listini al pubblico, analizza Assoutenti. Ciò a causa dell’impennata dei costi energetici, che sarà ancora più pesante in montagna considerata la necessità di riscaldare adeguatamente gli ambienti.
Chi oggi prenota un soggiorno da una settimana a Cortina d’Ampezzo (dal 30 dicembre al 6 gennaio) in camera doppia, utilizzando le più note piattaforme di prenotazione, spende da un minimo di 2.200 euro circa ad un massimo di 14.170 euro; da 1.600 euro a 6.800 euro a Ortisei, mentre a Courmayeur la spesa parte da un minimo di 1.750 euro circa a un massimo di 9.871 euro. Prezzi altissimi anche a Livigno: tra 1.650 euro e 15.500 euro per un soggiorno di 7 notti in alta stagione.
Salasso settimana bianca: tra i 1.400 e i 1.600 euro
Per la classica settimana bianca, la spesa media procapite tra skipass, alloggio, servizi, consumazioni, ristoranti, ecc. sarà compresa tra i 1.400 e i 1.600 euro, trasporti esclusi. Con una crescista stimata, stando ai calcoli di Assoutenti, tra il +15% e il +18% sulla stagione invernale 2021/2022.
“Impianti sciistici, strutture ricettive, bar e ristoranti, per riuscire a portare avanti l’attività e sostenere costi di luce e gas sempre più proibitivi, sono stati costretti ad aumentare prezzi e tariffe, scaricando così sui consumatori finale il conto della crisi energetica – commenta il presidente Furio Truzzi –. Una situazione che purtroppo impedirà ad una fetta sempre più ampia di italiani di godere di qualche giorno sulla neve. E trasformerà la settimana bianca in un lusso riservato ai ricchi”.