Il governo punta ad allungare il periodo di smart working almeno fino a fine marzo. Sia per i dipendenti pubblici sia per quelli privati
Con l’aumento dei contagi Covid spunta la proroga dello smart working. Ma solo per i lavoratori fragili e per i genitori di minori sotto i 14 anni. Il governo sta infatti lavorando a un allungamento di almeno tre mesi per le norme che consentono ai lavoratori fragili di svolgere “di norma” la prestazione lavorativa in modalità agile e ai genitori di chiedere lo smart working nel caso in cui la mansione consenta il lavoro agile. Ma solo se l’altro genitore non è già a casa perché senza lavoro o con qualche tipo di ammortizzatore sociale.
La misura dovrebbe essere inserita nel Milleproroghe ed è probabile che si limiti a prorogare le norme in vigore fino al 31 dicembre 2022. Non dovrebbe dunque essere prevista l’equiparazione al ricovero ospedaliero per l’assenza del lavoratore fragile per il quale non sia possibile prestare lavoro in modalità agile.
Smart working per i dipendenti sia pubblici sia privati
La proroga dello smart working dovrebbe riguardare sia i dipendenti pubblici sia quelli privati. E per quanto riguarda i lavoratori fragili dovrebbe restare valida, secondo quanto riporta l’Ansa, la norma del 2020 che chiarisce come “i lavoratori fragili (in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità) svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento”.
Smart working per i genitori di under 14
Il governo ha intenzione di allungare il periodo di smart working anche per i genitori di figli under 14 così come la semplificazione della comunicazioni. I genitori un figlio minore di anni 14 potranno quindi avere ancora diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile purché nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o un genitore non lavoratore.
Ma in questo caso sia per il lavoro pubblico sia privato l’attività del genitore dovrà poter essere svolta in smart working. Quindi, ad esempio, l’infermiera o la commessa con figli under 14 non potranno chiedere al datore di lavoro la modalità agile.
Per quanto riguarda la semplificazione delle comunicazioni con la proroga dovrebbe essere ancora possibile per l’azienda la comunicazione telematica sul personale in smart working. Non è ancora chiaro se sarà invece possibile ancora per l’azienda la decisione unilaterale sui lavoratori da mettere in smart.