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Azionario, ecco cosa tenere d’occhio

Per Axa Im, regna ancora la volatilità sui mercati. E gli investitori ora guardano alle trimestrali per avere indicazioni sullo stato dell’economia e sull’impatto della crisi

I mercati finanziari europei hanno sperimentato forti oscillazioni a marzo. Il timore del ritorno di una crisi finanziaria, simile a quella del 2007-2008, ha tirato il freno e provocato una grande rotazione. La Fed ha continuato la stretta monetaria, ma dopo il sell-off dei bancari è stata costretta a rivedere la propria posizione, alzando i tassi di un quarto di punto (e non di mezzo punto percentuale). Di conseguenza, come osserva Gilles Guibout, gestore del fondo Axa Wf Italy Equity di Axa Im, da un momento all’altro si è totalmente invertito l’andamento dei mercati la cui performance, inizialmente sostenuta dalla riapertura della Cina e da dati macroeconomici migliori delle attese, ha subito una forte frenata nella prima parte del mese. Successivamente, l’intervento delle banche centrali ha consentito ai mercati di recuperare quello che avevano perso.

Occhi puntati sulle prossime trimestrali per capire lo stato dell’economia

“Nelle prossime settimane – spiega dunque Guibout -, l’attenzione sarà puntata sulle nuove pubblicazioni trimestrali, che permetteranno di farsi un’idea su come è partito il 2023 ma anche di capire qual è stato l’impatto della crisi bancaria. Bisognerà capire se il rialzo dei tassi da qui a fine anno porterà a una recessione, o a un significativo rallentamento dell’economia, e già si vedono alcuni segnali, come il rallentamento delle richieste di credito”.

Per il gestore, questa crisi del sistema bancario dipende dal rialzo dei tassi da parte delle banche centrali, avvenuto velocemente, che comincia a pesare sul finanziamento di alcuni progetti. “Sarà interessante capire dai risultati delle prossime trimestrali – sottolinea – se ci sono segnali di un rallentamento dell’attività o di progetti rimandati a causa del rialzo del costo del denaro. Inoltre, sarà interessante capire se la riapertura della Cina abbia anch’essa avuto un impatto sulle trimestrali”.

“Ci aspettiamo mercati ancora volatili e restiamo quindi fedeli alla nostra strategia d’investimento concentrandoci su società che combinano una struttura finanziaria solida con la capacità di aggiustamento dei prezzi, visibilità e prospettive di crescita attraverso l’esposizione a tematiche di lungo termine”, conclude Guibout.

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