Secondo Spdr Etfs, le sfide nel breve non mancano, ma poiché è probabile che il contesto migliori, gli investitori farebbero bene ad aumentare la loro esposizione all’azionario
Nel 2022 i mercati azionari globali hanno subito forti perdite, a causa della stretta monetaria, del rallentamento economico dovuto ai colli di bottiglia della supply-chain e delle conseguenze della guerra in Ucraina. Sebbene le sfide dell’anno passato non siano ancora del tutto superate e nel 2023 siano aumentate le preoccupazioni per la stabilità del settore finanziario, secondo Krzysztof Janiga, senior equity Etf strategist di Spdr Etfs, nel medio termine si intravedono miglioramenti su diversi fronti. E alcuni di questi miglioramenti sono già in atto.
“In termini di crescita – spiega lo strategist – ci aspettiamo che l’economia peggiori prima di migliorare. L’espansione nel 2023 sembra essere nel migliore dei casi modesta, ma alcuni fattori favorevoli, come la riapertura della Cina, potrebbero portare qualche sorpresa al rialzo. Sebbene l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi sia stata persistente, l’allentamento delle strozzature della catena di approvvigionamento, unito all’aumento dei tassi, sta gradualmente portando i prezzi a livelli più accettabili. In questo contesto, le valutazioni non appaiono esagerate, con l’indice Msci Acwi Imi scambiato a un p/e a 12 mesi di 15,2”.
Poiché secondo Janiga è probabile che il contesto d’investimento migliori, a suo dire gli investitori potrebbero prendere in considerazione l’idea di aumentare la loro esposizione all’azionario, per posizionarsi prima del resto del mercato nella prospettiva di una ripresa. “Infatti, nonostante le molteplici contrazioni degli ultimi 10 anni, tra cui il Covid e le turbolenze osservate nel 2022, l’investimento azionario ha consentito agli investitori di ottenere un vantaggio decisamente superiore rispetto ad altre asset class”, conclude.