Secondo S&P, se Lagarde alzasse i tassi di 200 punti base, i margini d’interesse delle banche italiane e britanniche potrebbero salire del 25%
L’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce spingerà i profitti delle banche, soprattutto di quelle italiane, che hanno una struttura più tradizionale, basata sulle attività creditizie. Ne sono convinti gli esperti di Standard & Poor’s, secondo cui un rialzo di 200 punti base dei tassi d’interesse porterebbe sulle disclosure regolamentari di 85 grandi banche europee, in media, a un aumento del margine d’interesse di circa il 18% rispetto al 2021 (escludendo le svizzere).
La portata di tale impatto varia però notevolmente. Le banche britanniche e italiane saranno quelle che beneficeranno maggiormente da un aumento dei tassi, secondo gli analisti S&P, con un impatto sul margine di interesse medio ponderato superiore al 25%. Seguono le spagnole, le tedesche, le danesi e le austriache, con un impatto compreso tra il 10% e il 16%. Mentre gli istituti francesi e olandesi registreranno effetti minori, sotto il 10%.
Secondo gli analisti Usa, l’aumento effettivo dei margini d’interesse dipenderà anche da due fattori chiave che non sono omogenei in Europa: l’entità e la velocità dell’aumento dei tassi e la forza dei finanziamenti netti in un contesto economico in via di indebolimento.
“L’attuale contesto di alta inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi porterà probabilmente a un aumento dei costi operativi e di credito per le banche. Tuttavia, con uno scenario economico di base che prevede una normalizzazione dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi nel 2023 e un aumento limitato della disoccupazione, S&P prevede che l’aumento dei tassi di interesse fornirà, in generale, una spinta agli utili delle banche europee nel 2022 e nel 2023”, concludono gli esperti.