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Certificati, da Societe Generale 10 discount su azioni italiane

I nuovi strumenti offrono un’esposizione all’andamento del prezzo dell’azione sottostante fino ad un determinato livello (cap) a fronte di un prezzo di emissione inferiore a quello dell’azione stessa

Societe Generale propone sul SeDeX di Borsa Italiana dieci nuovi discount certificate su azioni quotate in Italia (Enel, Eni, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Stellantis), consentendo così agli investitori italiani di accedere a una nuova tipologia di strumenti che ha già riscontrato un significativo successo in altri Paesi, come ad esempio la Germania.

Questi nuovi strumenti offrono un’esposizione all’andamento del prezzo dell’azione sottostante fino ad un determinato livello (cap) a fronte di un prezzo di emissione inferiore al prezzo dell’azione stessa, da qui traggono il nome “discount” (che significa sconto in italiano). Anche il prezzo di mercato durante la vita del prodotto sarà inferiore o uguale al prezzo dell’azione sottostante.

A scadenza, i discount certificate di Societe Generale prevedono un rimborso pari al prezzo di riferimento dell’azione sottostante alla data di valutazione, fino ad un livello massimo pari al cap fissato al momento dell’emissione. Tali certificati sono negoziati con liquidità infragiornaliera su SeDeX di Borsa Italiana e scadono a dicembre 2023.

“I certificati discount sono prodotti pensati per chi vuole mantenere un’esposizione su determinati titoli azionari, ma in una fase di mercato che considera stabile o moderatamente positiva – ha spiegato Costanza Mannocchi, head of exchange traded products di Societe Generale in Italia -. Infatti, questi nuovi prodotti consentono di acquistare i certificati a ‘sconto’ rispetto al valore dell’azione e di beneficiare di un potenziare rialzo del sottostante fino a un cap predeterminato. I discount certificates rappresentano un’ulteriore tappa dell’evoluzione della gamma di SG, sempre attenta a offrire strumenti innovativi che sono in grado di implementare specifiche esposizioni tattiche”.

Dal punto di vista del trattamento fiscale, per gli investitori che realizzano redditi diversi, le plusvalenze realizzate dall’investimento in questi prodotti (qualora questi ultimi siano, a fini fiscali, qualificati come derivati cartolarizzati) potranno essere compensate con eventuali minusvalenze pregresse nei termini e alle condizioni previste dalla normativa applicabile. Inoltre, si applica l’imposta sulle Transazioni Finanziarie (c.d. “Tobin Tax”) prevista per i derivati e non per le azioni.

I discount certificate prevedono due possibili scenari di rimborso a scadenza. Se alla data di valutazione il prezzo di riferimento del sottostante è uguale o superiore al cap, viene corrisposto un importo di rimborso pari al cap moltiplicato per il multiplo (importo massimo). Se invece alla data di valutazione il prezzo di riferimento del sottostante è inferiore al cap, viene corrisposto un importo di rimborso pari al prezzo di riferimento del sottostante alla data di valutazione moltiplicato per il multiplo. In questo scenario è possibile incorrere in una perdita del capitale investito nel caso in cui l’importo di rimborso sia inferiore al prezzo di acquisto del prodotto.

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