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Cina, 4 settori per navigare nella tempesta

Cina

Secondo Pictet, un approccio long/short è il modo migliore per attingere alle opportunità di crescita strutturale offerte dalla Cina. Dalle auto elettriche alla medicina: i settori su cui puntare

Investire in Cina è sempre stato più simile a remare in acque agitate piuttosto che a godersi una crociera di lusso. Nelle ultime settimane, poi, le condizioni sembrano essere diventate ancora più tempestose con una serie di strette normative, una restrizione della liquidità e un rallentamento della crescita economica. “Crediamo che la prudenza sia giustificata, ma anche che ci siano ancora grandi opportunità per chi è disposto ad affrontare le onde”, assicura Lan Wang Simond, senior investment manager di Pictet Asset Management. 

“Il vantaggio principale del nostro approccio long/short  è che, combinando la nostra struttura di selezione dei titoli con le priorità strategiche ufficiali della Cina, possiamo beneficiare delle opportunità offerte dal mercato, annullando al contempo le potenziali minacce”, spiega l’esperta, secondo cui un’area prioritaria con forti prospettive di crescita è quella dei veicoli elettrici (EV). 

“La penetrazione dei veicoli elettrici in Cina è raddoppiata quest’anno, raggiungendo il 20%. E soprattutto, a differenza dell’Europa, questa crescita non è stata trainata dai sussidi ma da una vera e propria domanda organica – sottolinea la Simond -. La Cina vede i veicoli elettrici anche come un’opportunità per entrare in modo significativo sul mercato automobilistico globale, essendo rimasta indietro in quello dei tradizionali veicoli a benzina (dove l’Europa aveva un grande vantaggio). Questo piano sta funzionando: circa il 70% dei veicoli elettrici nel Paese sono di marchi locali, rispetto al 40% delle auto a benzina”.

La crescita dei veicoli elettrici, come si sa, comporta anche un aumento della domanda di batterie al litio. Qui, la Cina domina l’intera catena di fornitura, che si tratti di materiali di base, componenti o celle per batterie. “Attualmente, con una penetrazione globale di veicoli elettrici pari al 4%, il mondo ha bisogno di 155 GWH di batterie al litio – osserva l’esperta -. Quando questa percentuale raggiungerà il 50%, cosa che dovrebbe avvenire prima della fine del decennio, sarà necessaria una quantità di energia da batterie 25 volte superiore”.

Un’altra area in cui, stando alla Simond, le opportunità sono in crescita è il settore del consumo. “Qui la domanda sta salendo grazie allo spostamento delle preferenze dei consumatori verso i marchi locali e all’attenzione del governo sul miglioramento della qualità della vita – chiarisce -. Ad esempio, nel 2020 la quota di mercato dei marchi locali di abbigliamento sportivo è salita al 22% dal 14% del 2012. I cosmetici hanno registrato una tendenza simile. Sta migliorando rapidamente anche la qualità dei prodotti, con i marchi locali che hanno inoltre il vantaggio di conoscere i gusti locali e di poter fornire un buon servizio post-vendita”.

Un altro settore ricco di opportunità di investimento è quello della medicina, nel quale la Cina sta diventando competitiva. “Le università cinesi producono circa 4,7 milioni di ingegneri ogni anno – prosegue l’esperta -, il che le offre un grande vantaggio nelle aree tecnologiche. Nel medtech, la Cina ha attinto alle sue conoscenze mediche e alla sua esperienza nella produzione avanzata per sviluppare assistenti robotici per la chirurgia e ventilatori polmonari ad alte prestazioni”.

Meno chiare sono le prospettive per altre parti dell’economia, come il settore Internet. Questo per la Simond significa che gli investitori dovrebbero adottare un approccio più flessibile. “Ad esempio – spiega -, sebbene la nostra esposizione complessiva al settore Internet corrisponda più o meno a quella presente nell’indice, le posizioni detenute sono in parte lunghe (long) e in parte corte (short), visto che siamo generalmente più prudenti su alcune delle società più grandi. Alcune di esse potrebbero sicuramente finire nei guai per via delle misure antimonopolistiche. Sono, inoltre, le maggiori indiziate a ricevere l’ordine di tagliare la produzione o limitare l’uso di energia elettrica a causa delle carenze energetiche e della pressione sui governi locali per il raggiungimento degli obiettivi ufficiali di riduzione dell’intensità di carbonio. È pertanto possibile una revisione al rialzo dei costi e un rallentamento della crescita”. 

Durante i periodi di turbolenza politica e normativa, conclude dunque l’esperta Pictet Am, è importante che gli investitori abbiano un atteggiamento realistico nei confronti del controllo del rischio e della conservazione del capitale. “Tuttavia, riteniamo che esistano ancora numerose opportunità strutturali che solo la Cina può offrire”, assicura.

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