Per S&P è probabile che la volatilità rimanga elevata: il numero e la portata dei default sono infatti in aumento e il mercato immobiliare continua a indebolirsi
In Cina il livello d’allarme sta salendo. A dirlo sono gli analisti di S&P Global Ratings, che in un report spiegano come i rischi di contagio sul mercato immobiliare cinese stanno aumentando, guidati dal sentiment dovuto alle notizie sugli sviluppatori immobiliari in difficoltà, tra cui China Evergrande, il più grande del Paese. “Queste notizie stanno colpendo il sentiment degli acquirenti di case, diffondendo così il contagio al più ampio mercato immobiliare residenziale”, spiega Charles Chang, country lead greater China di S&P Global Ratings.
“Le vendite di case in Cina sono scese del 17% a settembre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, perché più acquirenti sono stati influenzati dalle notizie sui default degli sviluppatori e sulle controversie fiscali relative alle proprietà – spiega l’esperto – Ci aspettiamo che le vendite di case in Cina scendano del 10% nel 2022 e dal 5% al 10% nel 2023, con un calo dei prezzi fino al 3%. Questo potrebbe essere il primo calo pluriennale delle vendite nella storia di questo mercato”.
Per Chang una maggiore dipendenza dalle vendite di terreni residenziali “può portare a un contagio ai governi locali e ai veicoli di finanziamento di questi ultimi quando i prezzi dei terreni scendono. I terreni residenziali ora costituiscono circa l’85% delle entrate delle vendite di terreni, 20 punti percentuali in più rispetto a dieci anni fa”.
Secondo S&P Global Ratings, le azioniLe azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una so... Leggi di stimolo del governo cinese in reazione al Covid hanno indirettamente fatto salire i prezzi delle case a partire dalla metà dello scorso anno. La necessità di raffreddare gli acquisti e rallentare i prezzi ha portato a politiche di irrigidimento e a nostro avviso farà sì che qualsiasi misura di allentamento sia temporanea e marginale.
“Le inadempienze dei singoli sviluppatori avranno un impatto diretto limitato sul mercato residenziale cinese, ampio e altamente frammentato, ma possono diffondere il contagio attraverso le notizie riportate dai media – si legge nel report -. Il 13% degli acquirenti di case ora si aspetta un calo dei prezzi contro il 10% del 2019. E anche se so tratta di una minoranza degli acquirenti, questo è sufficiente per influenzare i volumi di vendita. Nel frattempo, coloro che si aspettano un aumento dei prezzi sono scesi del 9%”.
Nei mercati del credito, il contagio al di fuori dell’Asia è stato limitato, poiché gli investitori basati negli Stati Uniti e in Europa hanno probabilmente poca esposizione diretta. Tuttavia, secondo gli esperti Usa gli eventi di quest’anno hanno portato le società asiatiche a sottoperformare i loro peer dell’America Latina per la prima volta in tre anni.
“All’interno del continente asiatico, l’effetto è stato in gran parte limitato alla Cina, e all’interno della Cina, agli emittenti di grado speculativo nel settore immobiliare. Detto questo, è probabile che la volatilità rimanga elevata, in quanto il numero e la portata dei default sono in aumento e il mercato immobiliare continua a indebolirsi”, conclude il report.