Per T. Rowe Price, la Cina ha un set di opportunità incredibilmente variegato. E il 2023 è un momento in cui bisogna essere agili e guardare oltre i grandi nomi
In Cina, il Congresso nazionale del Partito è servito a mostrare l’ulteriore consolidamento del potere del Presidente Xi. Secondo Wenli Zheng, portfolio manager China Evolution Equity Strategy di T. Rowe Price, solo il tempo ci dirà se ciò segnerà effettivamente un cambiamento verso un approccio più ideologico. “Ciò che è stato trascurato durante l’Npc – sottolinea – sono stati i commenti fatti sull’economia e su cosa significherà nel 2023. Lo sviluppo rimane una priorità e l’impresa privata rimane un pilastro fondamentale dell’economia”.
Per gli investitori che stanno valutando dove allocare il capitale, la Cina ha bassi livelli di inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi, in netto contrasto con tutte le altre principali economie. “Mentre il mondo occidentale digerisce l’aumento dei tassi e il Quantitative Tightening – evidenzia Zheng -, la Cina sta attuando politiche monetarie e fiscali accomodanti per sostenere la crescita economica. Ricordiamo che le sfide economiche della Cina oggi non riguardano il controllo dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi dilagante, ma sono il risultato di una politica zero-Covid unita a un grave rallentamento del settore immobiliare”.
L’esperto di T. Rowe Price prevede che entrambi i fattori miglioreranno nel corso del 2023. “La politica cinese nei confronti della pandemia – argomenta – è stata molto efficace nel 2020/2021 in termini di protezione della popolazione, del sistema sanitario e di annullamento dei costi economici legati all’implementazione di tale approccio. Tuttavia, tale politica ha creato sfide significative nel 2022, con lockdown diffusi che pesano sull’economia. Ci aspettiamo che l’allentamento di questo approccio continuerà nel corso del 2023. Ogni passo compiuto verso l’allentamento dello zero-Covid sarà progressivamente positivo per l’economia e il mercato”.
“Il settore immobiliare – prosegue -, che è una componente molto importante dell’economia cinese, ha subito un calo maggiore di quanto previsto e non ci aspettiamo un grande rimbalzo. Tuttavia, riteniamo che il declino più marcato sia avvenuto e che quindi il settore diventerà un freno minore per l’economia generale”.
Dal punto di vista delle valutazioni, a detta di Zheng il mercato azionario cinese non è mai stato così conveniente: probabilmente i rischi sono più che prezzati. “Ecco dove ci stiamo concentrando – spiega – : trovare le migliori opportunità di crescita che emergeranno più forti dalla recessione economica, sia che si tratti di società che operano in settori strutturalmente in crescita e relativamente nascenti, come il recruitment online, oppure di società che possono godere di guadagni di quote di mercato consolidando i loro settori, come le catene alberghiere; aziende con driver idiosincratici che sono relativamente immuni dal contesto economico, come i veicoli elettrici e le loro catene di fornitura più ampie, le opportunità legate alle energie rinnovabili e persino i settori tradizionali come la cantieristica navale, dove gli ordini sono a livelli record; opportunità di valore, società con valutazioni depresse dove c’è un chiaro supporto al ribasso”.
“L’ultimo decennio è stato caratterizzato dalla sovraperformance delle società growth. Le mega-cap hanno guidato i mercati al rialzo. La leadership del mercato era ristretta. Oggi è in atto qualcosa di simile a un cambiamento di paradigma – conclude Zheng -. Riteniamo che molti dei nomi di internet noti e ampiamente detenuti di internet che dominano i principali indici e i portafogli degli investitori stiano maturando. La leadership del mercato dovrebbe diventare molto più ampia. La Cina ha un set di opportunità incredibilmente variegato, quindi il 2023 è un momento in cui bisogna essere agili e guardare oltre i grandi nomi”.