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Cinque temi di investimento per cavalcare l’‘inverno tecnologico’

5G, reti private, fintech, cloud e transizione energetica sono, per Hedge Invest Sgr, i settori in cui scovare le migliori opportunità

L’inverno tecnologico sta arrivando. Complice il Covid-19, che ha accelerato un trend già in atto, stiamo infatti assistendo ad un cambiamento profondo in cui l’innovazione tecnologica crea deflazione sostituendosi alla manodopera tradizionale e abbattendo i costi di produzione; le banche centrali rispondono alla deflazione mantenendo politiche accomodanti, e in questo modo creano un contesto a sua volta favorevole allo sviluppo di nuove tecnologie, dato che i costi di finanziamento dei nuovi progetti sono quasi nulli.

Ad evidenziarlo è Filippo Lanza, gestore del fondo HI Numen Credit Fund di Hedge Invest Sgr, secondo cui si tratta di una circolarità sempre più veloce e sempre più forte, accelerata appunto dalla pandemia, che acuisce le disuguaglianze sociali e crea enormi disparità tra vincitori e vinti a livello economico. Infatti, questa dinamica è ideale per le società innovative che entrano nel mercato, mentre è assolutamente sfidante per le aziende tradizionali, che rischiano di essere travolte. Per l’esperto, i settori dove ci sarà più pressione saranno tra gli altri: la distribuzione, la finanza per via del fintech e l’energia per via dell’alternative energy.

Quali sono allora i temi da seguire più da vicino e le opportunità che offrono per gli investitori? Lanza ne individua 5: 5G, reti private, fintech, cloud e transizione energetica.

5G – “Il primo tema a cui guardiamo con grande interesse è quello del 5G. Non sappiamo ancora quale sarà la ‘killer app’ che convincerà il mondo ad abbracciare in massa questa tecnologia, ma con tutta probabilità farà impiego di sensori ottici – afferma il gestore -. Potrebbe essere legata alla guida autonoma, a un aumento esponenziale nella risoluzione di video o immagini, alla realtà virtuale o aumentata, oppure ancora al riconoscimento dei gesti. Ad ogni modo, è un buon motivo per puntare su aziende di sensori ottici, come Sony e Ams Ag, a patto di trovare valutazioni ragionevoli”.

Reti private – Al 5G si lega un altro trend che Lanza sta monitorando, vale a dire la possibile crescita vertiginosa delle reti private che fanno uso di questa tecnologia. “Tra i vari player, Palo Alto Networks è ben posizionata come principale fornitore di servizi di cyber security, grazie alla sua piattaforma innovativa”, sottolinea.

Fintech – Il terzo tema è quello del fintech, che rappresenta una sfida epocale per le società finanziarie tradizionali. “Nel complesso, l’entusiasmo verso questo fenomeno è forse eccessivo, ma il settore offre alcune perle nascoste – osserva il gestore -. Tra queste spicca Cardlytics, società attiva nell’advertising attraverso i canali digitali delle banche, di cui apprezziamo le obbligazioni convertibili, dato il basso livello di indebitamento”.

Cloud – Un ulteriore tema è il cloud, il settore in cui si trovano a competere la maggior parte dei giganti tecnologici (Amazon, Google, Microsoft). Nonostante ciò, il livello di penetrazione di questa tecnologia è ancora molto basso e la transizione dovrà essere gestita, a detta dell’esperto, per il quale una società meno famosa ma molto interessante in questo ambito è VMware, attiva nel campo della virtualizzazione e del cloud computing.

Transizione energetica – Ultimo, ma non meno importante, è il tema della transizione energetica. “Si tratta di un trend pluridecennale che sta rivoluzionando l’economia e il nostro modo di vivere. Dal punto di vista degli investimenti, però, può essere considerato come una sorta di campo minato, dato che vi si trovano società con valutazioni ancora più estreme di quelle registrate nella bolla Dot.com del 2000 – avverte Lanza -. In questo settore, puntiamo sulle aziende legate all’idrogeno che possiedono tecnologie rivoluzionarie, un solido portafoglio di brevetti, partnership solide e ordini in aumento. Alcuni esempi sono FuelCell Energy, Plug Power e Ceres Power. Al contrario, scommettiamo al ribasso laddove abbiamo l’impressione che vi sia solo marketing non sostanziato da tecnologie veramente innovative e che il momentum del business stia frenando, come nel caso di Nikola Corporation, Bloom Energy e SFC Energy”. Per quanto riguarda altri segmenti come solare, eolico, macchine elettriche e green utility, il gestore mantiene una view neutrale: “Crediamo che al momento non vi sia rimasto molto valore, ma siamo pronti a comprare sui cali, nella convinzione che gli investitori continueranno ad acquistare queste aziende”, conclude.

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