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Cloud, perché (e dove) investire

Per Mirabaud Am le piattaforme cloud e digitali sono destinate a crescere e offrono ottime opportunità agli investitori. Ecco le e società a cui guardare

La pandemia ha portato ad una maggiore consapevolezza da parte delle aziende sulla necessità di una trasformazione digitale. L’improvvisa chiusura di uffici, scuole e aziende ha aumentato la domanda di soluzioni e servizi digitali ‘basati sul cloud’. 

“Il cloud computing – spiega Anu Narula, head of global equities di Mirabaud Am – si avvale di reti remote a cui le aziende e i privati possono accedere via Internet e che possono utilizzare per archiviare, gestire ed elaborare i dati in modo sicuro. I consumatori si sono trovati a loro agio nell’utilizzare le piattaforme cloud per lavorare, comunicare e utilizzare servizi di streaming ‘over the top’ (Ott), ma l’era della trasformazione digitale è ancora agli inizi”. 

Narula cita il World Economic Forum, la cui stima è che il 70% del nuovo valore che verrà creato nell’economia globale nel prossimo decennio sarà basato su piattaforme abilitate al digitale. “L’aumento del lavoro a distanza durante e dopo la pandemia ha fatto sì che le aziende adottassero sempre più sistemi di gestione delle relazioni con i clienti (Crm) digitali e basati sul cloud; il mercato globale del Crm dovrebbe passare da quasi 64 miliardi di dollari nel 2022 a oltre 145 miliardi di dollari entro il 2029, arrivando a un tasso di crescita annuale composto del 12,5%”, afferma.

Secondo l’ultima ricerca di Gartner, come ricorda l’esperto Mirabaud, la spesa per i servizi cloud pubblici dovrebbe crescere del 20,4% nel 2022 per un totale di 494,7 miliardi di dollari, rispetto ai 410,9 miliardi di dollari del 2021. Nel 2023, la spesa degli utenti finali dovrebbe raggiungere quasi 600 miliardi di dollari. Si stima che il mercato globale delle piattaforme di esperienza digitale raggiungerà i 22,9 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuale composto del 12,3% dal 2021 al 2028.

“Salesforce – evidenzia Narula  – è un’azienda di software basata su cloud che detiene una quota del 19,8% del mercato Crm, più del totale delle quote detenute insieme dai suoi quattro maggiori concorrenti. Le soluzioni Salesforce sono gestite interamente ‘nel cloud’. Questo modello elimina la necessità per le aziende di acquistare e mantenere costosi computer hardware e server ed evita anche i costi di installazione e manutenzione per i consumatori. Nell’esercizio finanziario 2022, Salesforce ha generato quasi 25 miliardi di dollari attraverso abbonamenti e servizi di assistenza, e altri 1,84 miliardi di dollari dai servizi professionali. Grazie al suo approccio basato su SaaS e alla facilità di implementazione, oggi più di 150.000 organizzazioni nel mondo utilizzano i prodotti e i servizi di Salesforce, la maggior parte delle quali opera nel settore bancario o finanziario, nel settore manifatturiero o nei servizi professionali”.

Insomma, considerati i rapidi cambiamenti tecnologici, la pandemia e un sistema normativo sempre più attento ai dati, è diventato ancora più importante per le aziende di ogni dimensione impegnarsi positivamente con i propri clienti. 

“Le aziende riconoscono che la trasformazione digitale non può essere ignorata e stanno imparando a esplorare e adottare soluzioni tecnologiche avanzate come l’intelligenza artificiale e i big data. Di conseguenza, si prevede che la domanda di prodotti Crm best-in-class rimarrà forte, soprattutto perché i miglioramenti tecnologici portano a una maggiore intelligenza e a una conoscenza più approfondita dei comportamenti e delle esperienze dei clienti”, conclude Narula.

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