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Criptovalute: cinque previsioni per il 2022

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VanEck stima più Ipo, più utilizzi e una maggiore adesione. Ecco cosa significa per gli investitori

Nel 2022 un numero sempre maggiore di attività mirate alle criptovalute sbarcherà in Borsa. Parola di John Patrick Lee, product manager di VanEck, che per gli investitori vede 5 svolte interessanti che riguarderanno l’universo delle monete digitali nei prossimi mesi. A partire appunto da un’ampia pipeline di società di abilitazione delle criptovalute che si sta preparando a quotarsi. 

“La gamma di attività a cui le società di criptovalute possono partecipare è molto ampia: dagli exchange ai miner di asset digitali alle società di pagamento – afferma l’esperto -. Poiché il mercato delle criptovalute continua a crescere e svilupparsi, prevediamo che il mercato cresca con nuove quotazioni e che si verifichino anche cambiamenti man mano che le società si aggiudicheranno o perderanno quote di mercato.

Secondo Lee, la tecnologia del token non fungibile sta entrando nel sistema culturale ufficiale con milioni di utenti e i prossimi utilizzi principali che emergeranno saranno i biglietti di eventi sportivi, i punti fedeltà e gli eSport. “Gli Nft hanno avuto un anno di svolta nel 2021, ma riteniamo che il meglio debba ancora venire – assicura -. A nostro avviso, due aspetti stanno impedendo che gli Nft si diffondano ancor più di quanto non abbiano già fatto. Il primo è che l’interfaccia utente (IU) per le piattaforme Nft deve diventare più accessibile per la partecipazione dei token non nativi di una blockchain. TopShot dell’Nba è stato un ottimo esempio di progetto Nft che ha reso facile l’acquisto di un Nft da parte di token non nativi di una blockchain”. 

“Il secondo trampolino di lancio per un’adozione diffusa – prosegue – sono gli utilizzi che vanno oltre la semplice detenzione di un oggetto in un wallet digitale. Sebbene siano approdate sul mercato alcune applicazioni fuori dagli schemi, riteniamo che i biglietti per eventi sportivi, i punti fedeltà e gli eSport emergeranno come le prossime grandi aree in cui gli Nft faranno colpo. L’opzionalità di smart-contract fornita dalla piattaforma Nft aumenterà la partecipazione perché ulteriori funzionalità, come le lotterie per posti premium, favoriranno un coinvolgimento e un’adesione maggiori da parte dei fan”.

Altro aspetto importante, secondo l’esperto, è che Ethereum verrà sottoposto a un importante aggiornamento software che lo allontanerà dal mining ad alta intensità energetica e aumenterà la capacità della rete. “Bitcoin ed Ethereum utilizzano entrambi un meccanismo di ‘proof of work’ (PoW) per verificare le informazioni registrate sulla blockchain e prevenire determinati tipi di attacchi – chiarisce -. Nel 2022 Ethereum prevede di passare da ‘proof of work’ a ‘proof of stake’ (PoS), aspetto che cambierà drasticamente il panorama per i miner incentrati su Ethereum”. 

Secondo Lee, invece di spendere energia per risolvere problemi intensivi a livello computazionale (PoW), la ‘proof of stake’ fornirà una migliore efficienza energetica, un aumento della capacità della rete, minori barriere all’ingresso e una maggiore immunità alla centralizzazione per la blockchain di Ethereum. “Uno dei principali svantaggi dell’aggiornamento proposto è che il mining di Ethereum non sarà più redditizio e, di conseguenza, i miner incentrati su Ethereum dovranno passare a pascoli più verdi”, sottolinea.

Altro passaggio chiave è che Bitcoin continuerà a maturare in termini di proprietà istituzionale e adesione maggiori, poiché un altro Paese dei mercati emergenti potrebbe dichiararla moneta a corso legale. “Con la crescita del più ampio mercato degli asset digitali – sostiene Lee -, prevediamo che sempre più società adotteranno bitcoin come attività patrimoniali e potenziale generatore di entrate dalle operazioni di mining. Come evidenziato da El Salvador, alcuni Paesi dei mercati emergenti potrebbero trovare il bitcoin utile anche come strumento monetario e potenziale opzione per evitare alcuni degli effetti collaterali negativi di affidarsi esclusivamente al Fmi/Banca Mondiale per l’assistenza del debito”.

Infine, va tenuto in conto che il capitale Esg e gli investitori considerano Bitcoin un acceleratore dell’adozione dell’energia verde e dell’inclusione finanziaria. “Sfortunatamente – argomenta l’esperto -, le preoccupazioni Esg continuano ad affliggere il settore delle criptovalute, in particolare i timori sul consumo dell’energia necessaria per estrarre bitcoin. Mentre il dibattito continua, riteniamo che i miner di criptovalute continueranno a essere all’avanguardia in termini di adozione di energia verde e inclusione finanziaria”. 

“Riot Blockchain, uno dei principali miner statunitensi di bitcoin, è già un agguerrito sostenitore e fautore dell’industria di mining di bitcoin come una forza positiva nella conversazione sul consumo energetico sostenibile. Stronghold Digital Mining, quotata nel quarto trimestre del 2021, è un’altra società di mining di bitcoin incentrata su Esg, che utilizza gli scarti dell’estrazione del carbone (sottoprodotto dell’estrazione del carbone) per generare l’energia utilizzata per estrarre bitcoin. Prevediamo che le società minerarie incentrate sulla sostenibilità continueranno ad aumentare la loro quota di mercato”, conclude Lee.

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