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Crisi bancaria, i fattori da monitorare

Per Gam Investments, le prossime tappe della crisi bancaria dipendono in larga misura dalle azioni di politica intraprese dalle autorità Usa. L’analisi

“La scorsa settimana si è verificato un evento di estremo deleveraging per i fondi macro-discrezionali. Sembra che complessivamente i fondi macro abbiano perso ingenti quantità di denaro nel corso del mese di marzo. Gli eventi di venerdì scorso nel settore bancario europeo sono stati probabilmente il risultato di una combinazione di riequilibrio delle posizioni e delle due operazioni più popolari per i fondi macro-discrezionali durante tutto il mese di marzo, ovvero corti sui tassi e lunghi sui finanziari”. È l’analisi di David Dowsett, global head of investments di Gam Investments, che sottolinea come venerdì mattina si è verificato un enorme rally del titolo a 2 anni, che a un certo punto ha raggiunto il 3,6% mentre Deutsche Bank cedeva il 15%. Un evento che aveva tutte le caratteristiche di un’operazione di riequilibrio delle posizioni dai cds all’azionario.

“Da un punto di vista fondamentale – analizza Dowsett – la percentuale del portafoglio prestiti di Deutsche Bank esposta al settore immobiliare commerciale statunitense è bassa, i depositi della banca non sono a rischio e sono ben coperti da attivi liquidi. I prezzi sembrano essere guidati più dal sentiment fragile che dai fondamentali. Tuttavia, se le banche possono contare sulle garanzie che hanno costruito negli ultimi anni, dovrebbero trovarsi in una posizione ragionevole”.

Per l’esperto, le prossime tappe della crisi bancaria dipendono in larga misura dalle azioni di politica intraprese dalle autorità statunitensi. “Le banche regionali sono ancora vulnerabili al deflusso dei depositi e probabilmente sarà necessaria un’ulteriore azione di politica per risolvere alla radice il problema – osserva -. Ci sono rumors di ulteriore liquidità che verrà fornita dalla Fed. La scorsa settimana Janet Yellen ha escluso una copertura unilaterale sui depositi, al suo posto si parla di una deroga al rischio sistemico, il che significa che se una banca fallisce i suoi depositi saranno assicurati. Non si tratterebbe di un’assicurazione completa sui depositi per l’intero sistema, ma sarebbe un importante passo avanti”.

Anche se il settore finanziario ha monopolizzato le notizie della scorsa settimana, alcuni dati sulle attività, almeno per quanto riguarda i servizi, sono stati più positivi, soprattutto in Europa. “A questo punto, in generale, sembra esserci una certa resilienza nel settore del commercio al dettaglio. L’ultimo aspetto da sottolineare è che i dati Pmi della Cina, che verranno pubblicati domani, saranno importanti per costruire un quadro di ciò che sta accadendo proprio nel momento in cui sta riemergendo dalle politiche zero Covid”, conclude Dowsett.

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