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Da BlackRock un fondo sui materiali legati alla transizione energetica

Il fondo fornisce un’esposizione sia ai materiali essenziali per la transizione sia alle opportunità create dalla decarbonizzazione della catena di fornitura

BlackRock ha lanciato il fondo Brown to Green Materials di BlackRock Global Funds, che mira a fornire un’esposizione sia ai materiali essenziali per la transizione sia alle opportunità create dalla decarbonizzazione della catena di fornitura di materiali. Ormai è infatti in atto una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e finora la maggior parte degli investimenti si è concentrata sulle energie rinnovabili e sui veicoli elettrici. Tuttavia, secondo il team Thematics and Sectors di BlackRock, i mercati potrebbero aver trascurato alcuni ingredienti essenziali per questa infrastruttura. Il team ritiene quindi che investire in società carbon intensive, che abbiano piani di transizione credibili e/o che forniscano i materiali necessari per tale transizione, possa offrire alcune delle maggiori opportunità di investimento.

L’industria dei materiali comprende le società che operano nei settori dei metalli e dell’estrazione mineraria, dei prodotti chimici, dell’acciaio e dei materiali da costruzione. Per il Brown to Green Materials comprende anche la supply chain dei materiali e i produttori di dispositivi elettrici, che consentono alle aziende produttrici di materiali di ridurre le emissioni di carbonio, tra cui le aziende industriali che offrono prodotti come i camion elettrici per l’estrazione mineraria o i forni per l’acciaio a basse emissioni di carbonio.

Si prevede che le società che si stanno decarbonizzando, in settori come quello metallurgico ed estrattivo, del cemento e dell’edilizia, beneficeranno di un re-rating, in quanto i loro fattori di rischio di sostenibilità si ridurranno e, a loro volta, avranno multipli più elevati. Nel frattempo, il team ritiene che le società che producono metalli di transizione siano pronte a beneficiare di una crescita degli utili superiore al previsto, se l’adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio supererà le aspettative. Numerosi gli esempi di tecnologie disruptive che hanno superato ampiamente le aspettative di consenso grazie alla natura a “S” delle loro curve di adozione. Secondo le attese prevalenti, la domanda di rame per i veicoli elettrici e le energie rinnovabili, ad esempio, dovrebbe essere ~4,8 volte superiore nel 2030 rispetto al 2022.

Le aziende produttrici di materiali leader nella riduzione dell’intensità delle emissioni nei rispettivi settori industriali vedranno probabilmente dei vantaggi persistenti con lo sviluppo del mercato dei materiali a basse emissioni di carbonio. E BlackRock prevede che queste aziende beneficeranno di costi operativi più bassi e di minori requisiti di capitale per la decarbonizzazione rispetto ai concorrenti a più alte emissioni di carbonio.

“La transizione verso più basse emissioni di carbonio vede l’economia globale passare da un sistema energetico ad alta intensità di combustibili fossili e di carbonio ad uno in cui gli input critici sono rappresentati dai materiali e dai metalli – sottolinea Olivia Markham, cfa managing director e portfolio manager di BlackRock -. Dopo un periodo in cui la logica del capitale dei produttori ha portato a limitazioni dell’offerta, oggi assistiamo ad una domanda di capitali strutturale che, prevediamo, porterà a significative opportunità di creazione di valore per gli investitori”.

Il nuovo fondo sarà classificato come Articolo 8, ai sensi del Regolamento europeo sulla divulgazione finanziaria sostenibile (Sfdr), e sarà un portafoglio concentrato di 30-60 società globali, che copriranno l’intero spettro del market cap. Il fondo investirà in società appartenenti a tre categorie, supportate da un solido framework di criteri di qualificazione: i reducer (riduttori di emissioni ndr.), cioè aziende produttrici di materiali che hanno in programma di ridurre l’intensità delle emissioni nell’ambito di un periodo definito; gli enabler (abilitatori ndr.), cioè aziende produttrici di materiali che forniscono i materiali necessari per tecnologie ad emissioni di carbonio ridotte e società che consentono alle aziende produttrici di materiali di ridurre le proprie emissioni; i green leader, cioè aziende produttrici di materiali leader nel loro settore in termini di intensità di emissioni.

“Mentre le aziende produttrici di materiali di transizione si preparano ad una crescita significativa, molte si stanno anche concentrando sulla riduzione della propria intensità di emissioni – aggiunge Evy Hambro, global head of thematic and sector investing di BlackRock -. Ci aspettiamo di assistere a un re-rating per le aziende di materiali in grado di gestire al meglio la transizione. Abbiamo creato il BGF Brown to Green Materials Fund per offrire ai clienti un’esposizione a questa significativa opportunità di investimento”.

Il fondo investirà almeno l’80% dei suoi asset in titoli azionari di società globali che producono materiali necessari per la realizzazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio e/o di aziende di materiali che stanno riducendo la propria intensità di emissioni. Sarà gestito da Evy Hambro, Olivia Markham e Hannah Johnson del team Thematics and Sectors di BlackRock, che gestiscono portafogli di risorse naturali fin dalla loro costituzione nel 1991 e portafogli tematici dal 2001. Il BGF Brown to Green Materials Fund ha una commissione di gestione corrente (OCF) dell’1,00% per la sua classe D.

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