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Da Ninety One un nuovo fondo sugli Emergenti

Il fondo punta sulle società che colgono opportunità di crescita strutturale in aree come le soluzioni per il cambiamento climatico, l’inclusione finanziaria e l’accesso alle infrastrutture digitali

Ninety One ha lanciato la strategia Emerging Markets Sustainable Equity che ha l’obiettivo di individuare le società che colgono opportunità di crescita strutturale in aree come le soluzioni per il cambiamento climatico, l’inclusione finanziaria e l’accesso alle infrastrutture digitali. Il processo di investimento incorpora un metodo unico per valutare la creazione di valore, sbloccare il potenziale della sostenibilità e attuare azioni di engagement perché le aziende migliorino le iniziative di sostenibilità.

Considerato che i mercati emergenti hanno un basso livello di sviluppo economico e che l’88% dei fondi Esg è focalizzato sui mercati globali o sviluppati, l’investimento non solo può offrire l’accesso a molte opportunità ma è anche qualcosa di essenziale, dato che per raggiungere le emissioni nette zero è necessario destinare il 70% del capitale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SdgG) e dell’Accordo di Parigi ai Paesi in via di sviluppo. 

La strategia amplia l’attuale gamma di capabilities sostenibili di Ninety One, in cui rientrano le strategie Global Environment, Uk Sustainable Equity, Global Sustainable Equity, Emerging Markets Sustainable Blended Debt e Global Multi Asset Sustainable Growth.

“La nostra strategia ha un approccio differente al potenziale di lungo termine, e questo ci consente di attuare iniziative di engagement con le aziende per migliorare i risultati di sostenibilità – ha spiegato Juliana Hansveden, portfolio manager della strategia Emerging Markets Sustainable Equity di Ninety One -. Stabiliamo degli obiettivi per ogni singola azienda, ad esempio per quanto riguarda l’impegno per l’azzeramento delle emissioni, e cerchiamo di migliorare la gestione delle esternalità materiali da parte delle imprese. Riteniamo che questo engagement attivo, unito a un approccio bottom-up e ad alta convinzione, possa portare a risultati interessanti”.

“Le nostre radici nei mercati emergenti ci hanno insegnato quanto sia importante abbracciare il cambiamento – ha aggiunto Mimi Ferrini, co-chief investment officer di Ninety One -. Per questo motivo riteniamo che le società dei mercati emergenti che beneficiano di spinte di crescita strutturali e sostenibili abbiano il potenziale per far crescere gli utili economici a tassi superiori alla media per periodi di tempo prolungati. Riteniamo che queste società di qualità, che tengono conto di tutti gli stakeholder rilevanti, avranno un vantaggio competitivo che ci consentirà di offrire rendimenti ai nostri investitori”.

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