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Da State Street GA un fondo per puntare sull’high yield globale

La nuova strategia incorpora anche le valutazioni Esg in modo trasparente e diretto

State Street Global Advisors, divisione di asset management di State Street Corporation, ha lanciato il fondo State Street Global High Yield Bond Esg Screened Index, che offre agli investitori un accesso vantaggioso in termini di costi al mercato globale high yield, oltre a rendimenti allineati all’indice di riferimento del fondo. L’approccio incorpora anche le valutazioni Esg in modo trasparente e diretto.

Il nuovo fondo, il cui benchmark è l’indice di punta ICE BofA Global High Yield Constrained (HW0C), è classificato come un fondo compliant con l’Articolo 8 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (Sfdr), ed esclude quindi i titoli obbligazionari che violano il Global Compact delle Nazioni Unite e quelli del settore delle armi controverse, rispettando i criteri dello Swedish Ethical Council.

Il fondo è supportato da un importante intermediario internazionale con sede in Europa, con un investimento iniziale del valore di 120 milioni di dollari, attraverso tre share class con copertura valutaria.

“Oggi gli investitori ricercano sempre più spesso modi affidabili e vantaggiosi per sfruttare appieno il potenziale di rendimento dei settori obbligazionari e questo fondo risponde perfettamente alle esigenze degli investitori high yield – afferma David Furey, responsabile dei fixed income strategist per l’area Emea -. I miglioramenti strutturali dei mercati high yield negli ultimi anni, insieme ai continui perfezionamenti del nostro processo d’investimento, hanno fatto sì che l’indicizzazione nel segmento high yield sia oggi un’opzione valida e interessante per gli investitori. Fin dal lancio della nostra prima strategia high yield indicizzata nel 2004, abbiamo sviluppato una gamma di tecniche che cercano di controllare in maniera rigorosa i rischi e i costi, ma anche di trarre vantaggio dalle inefficienze di mercato che possono offrire valore sempre maggiore, permettendoci di monitorare attentamente le performance dei benchmark high yield”.

“Considerando che gli investitori cercano di costruire portafogli sempre più completi per raggiungere i loro obiettivi nell’attuale scenario di bassi rendimenti, stiamo assistendo a un crescente interesse per strategie indicizzate economicamente vantaggiose nelle aree più complesse dei mercati obbligazionari, come ad esempio nel debito dei mercati emergenti e nel segmento high yield – aggiunge Antonio Iaquinta, responsabile institutional business Italy -. Riteniamo che questo fondo sia perfettamente in linea con queste esigenze e possa svolgere un ruolo importante nei portafogli futuri degli investitori. Inoltre, gli screen Esg applicati al fondo da un lato mitigano i rischi inerenti al finanziamento di aziende coinvolte in aree controverse, e dall’altro garantiscono anche che alcuni criteri Esg di base siano applicati all’universo high yield a livello globale”.

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