Secondo Candriam, il premier farà un utilizzo razionale del Recovery, permettendo al Paese una crescita superiore rispetto agli altri periferici Ue. Meno interessanti i core
Neppure un mese di Mario Draghi a Palazzo Chigi e l’Italia è già tornata nei radar degli investitori. Sono in tanti, infatti, a ritenere il nostro Paese il migliore dei Periferici del Vecchio Continente. D’altra parte l’Europa potrebbe registrare un aumento del Pil maggiore del previsto nel quarto trimestre del 2020 grazie in particolare all’accelerazione nella distribuzione dei vaccini e alle politiche fiscali/monetarie. E nonostante i lockdown e le misure di coprifuoco, come sottolinea Nicolas Forest, global head of fixed income e membro del comitato esecutivo di Candriam, nel complesso gli indicatori ciclici, sia in merito all’attività economica che all’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi, sono favorevoli.
“Nonostante ciclo di bilancio sia meno favorevole per i Paesi core, il sostegno monetario, spinto dall’Asset Purchase Program e dall’aumento ed estensione del Pandemic Emergency Purchase Program, resta solido – afferma l’esperto -. Tutto ciò sarà un driver per i fattori tecnici nel corso del 2021 poiché i flussi netti sui titoli di Stato europei rimarranno negativi e le emissioni dell’Ue alleggeriranno la pressione di finanziamento sui titoli sovrani. Pertanto, visto questo contesto, manteniamo ancora una posizione underweight sui mercati core dell’Eurozona”.
Secondo Forest, i mercati periferici continuano a essere sostenuti da politiche fiscali e monetarie, e dal Recovery Fund che destina ingenti risorse ai mercati non core. “Dopo aver inizialmente ridotto la nostra esposizione sull’Italia quando si era aperta la crisi del precedente governo – afferma -, siamo poi tornati a una posizione overweight”.
Per ‘esperto infatti il nuovo esecutivo dovrebbe riuscire a migliorare le possibilità di un uso più efficiente dei fondi derivanti dal Recovery Fund permettendo una ripresa economica più forte. “Pertanto – conclude Forest, la nostra esposizione sull’Italia è aumentata rispetto a quella su Spagna e al Portogallo, mentre abbiamo mantenuto la nostra view overweight in generale sui Paesi periferici”.