Per abrdn, l’unico scenario in grado di influenzare significativamente i mercati nel breve termine sarebbe l’eventuale mantenimento di entrambe le camere da parte dei Democratici
Seggi aperti negli Usa per le elezioni di Midterm, con cui ogni quattro anni si rinnova l’intera Camera dei Rappresentanti e un terzo del Senato. Gli esiti più probabili sono un Congresso diviso, con i Democratici che mantengono il controllo del solo Senato, oppure una vittoria netta dei Repubblicani.
“La probabilità di una vittoria netta è aumentata nelle ultime settimane, con i sondaggi relativi ai seggi chiave del Senato sempre più a favore dei repubblicani e i sondaggi generici schierati contro i democratici. Entrambi gli esiti porterebbero a un maggiore stallo politico, con il blocco del programma di politica interna di Biden, un maggiore peso delle misure esecutive e della politica estera e un minore sostegno fiscale in caso di recessione negli Stati Uniti”, commenta Abigail Watt, research economist di abrdn Research Institute.
Per l’esperta, le conseguenze si ripercuoteranno anche sulle elezioni del 2024. “Seguiremo con attenzione le performance dei candidati repubblicani appoggiati da Trump, ma una vittoria netta porterà i democratici progressisti a chiedere esplicitamente a Biden di adottare un approccio di governo totalmente diverso” spiega, aggiungendo che è però improbabile che i mercati si lascino sorprendere da uno dei due risultati.
“Pertanto l’unico scenario in grado di influenzare significativamente i mercati nel breve termine sarebbe l’eventuale mantenimento di entrambe le camere da parte dei Democratici”, avverte.
“Tuttavia, in caso di una vittoria netta, il Partito Repubblicano potrebbe avviare una procedura di impeachment e assumere una posizione molto più conflittuale nei negoziati sul bilancio e sul tetto del debito. Tutto ciò provocherebbe una maggiore volatilità dei prezzi degli asset, ostacolando la gestione delle conseguenze dell’imminente recessione”, conclude la Watt.