Secondo S&P, la crescita si indebolirà e le prospettive nei prossimi trimestri rimarranno difficili. L’outlook
Quest’anno i mercati emergenti hanno affrontato meglio del previsto i forti venti contrari a livello globale. Tuttavia, per gli analisti di S&P Global Ratings la crescita si indebolirà nel prossimo anno, dal momento che le prospettive nei prossimi trimestri rimangono difficili.
L’agenzia Usa ha quindi abbassato le previsioni di crescita del Pil reale per gli Emergenti al 3,8% nel 2023, contro il 4,1% precedente. La revisione al ribasso della crescita riguarda tutti i Paesi emergenti ad esclusione di Cina e Arabia Saudita, con la maggior parte delle economie che si espanderà al di sotto dei propri tassi tendenziali di lungo periodo. Le previsioni per il 2024 e il 2025 rimangono sostanzialmente invariate, con una media del 4,3%.
L’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi sembra invece aver superato il picco, o sta per raggiungerlo, in questo ciclo. Sebbene si preveda che nel prossimo anno l’indice dei prezzi si riduca nella maggior parte dei Paesi emergenti, principalmente grazie al calo dei generi alimentari e dei carburanti, nel 2023 dovrebbe rimanere al di sopra dei rispettivi obiettivi di molte banche centrali.
Pertanto, stando a S&P, è probabile che i tassi di politica monetaria rimangano elevati per il momento. Tuttavia, la decelerazione dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi, unita al peggioramento delle prospettive di crescita, potrebbe portare all’allentamento della politica monetaria in diversi Paesi emergenti (soprattutto in America Latina) entro la metà del prossimo anno.
Per gli esperti Usa, la prolungata ombra del conflitto tra Russia e Ucraina, il perdurare della pandemia e l’inasprimento delle condizioni finanziarie da parte delle banche centrali per frenare l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi rimangono i principali rischi negativi per i Paesi emergenti.