Secondo Mirabaud Am, la contrazione sarà più modesta rispetto a quella del secondo trimestre. E la Bce annuncerà un ulteriore allentamento a dicembre
Gli occhi degli investitori sono puntati sui numeri del quarto trimestre, dai quali si capirà finalmente l’impatto reale che la seconda ondata e le conseguenti restrizioni hanno avuto sull’economia dell’Eurozona. Per ora, come fa notare Gero Jung, chief economist di Mirabaud Asset Management, il messaggio principale che emerge dalle letture dei sondaggi flash sulle imprese è variegato.
“Anzitutto – osserva -, l’attuale livello delle misure di lockdown in tutti i Paesi mostra un impatto ridotto sull’attività rispetto a marzo/aprile. In secondo luogo, il divario tra il settore manifatturiero che resiste da un lato e il comparto più debole dei servizi dall’altro si sta ampliando. In effetti, gran parte dell’indebolimento del Pmi composito dell’Eurozona (84%) è dovuto al rallentamento dell’attività nei servizi”.
Stando all’economista, è evidente che con i nuovi lockdown attuati in molti Paesi, le attività che prevedono un contatto diretto con la clientela e le aziende che operano nel settore dell’ospitalità siano in sofferenza. “Inoltre – aggiunge -, abbiamo notato come la componente dei ‘nuovi ordini’ sia dei servizi che del manifatturiero sia diminuita notevolmente, il che suggerisce un’ulteriore debolezza in futuro”.
Nel complesso, per Jung l’economia dell’Eurozona è destinata a subire una contrazione nel quarto trimestre, anche se probabilmente più modesta rispetto a quella registrata nel secondo trimestre. “Per quanto riguarda l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi, la lettura finale dell’indice dei prezzi al consumo è invariata, con livelli più bassi di un punto percentuale rispetto ai numeri di gennaio/febbraio. Sono quindi molti i fattori che fanno presagire che la Bce annuncerà un ulteriore allentamento a dicembre”, conclude.