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Fed, i tre elementi chiave del meeting di fine anno

Picco del tasso, flessibilità e reazioni dei mercati: ecco cosa tenere d’occhio nell’ultima riunione dell’anno della Federal Reserve

Cosa si intende per un picco del tasso ‘un po’ più alto’? Il dato più importante delle proiezioni trimestrali della Fed sarà l’aspettativa mediana del picco del tasso di riferimento in questo ciclo. Ne è convinto Daleep Singh, chief global economist di Pgim Fixed Income, che ricorda come il presidente Powell abbia segnalato, in occasione della sua apparizione alla Brookings Institutions a fine novembre, che il tasso sarà probabilmente ‘un po’ più alto’ di quanto previsto nelle proiezioni di settembre. 

“Il mercato ha ora tradotto questo dato in un picco del 5%, con un aumento di 25 punti base rispetto alla precedente previsione della Fed – osserva l’esperto -. Tuttavia, alla luce dell’incredibile dato relativo ai salari emerso nel rapporto sul lavoro di novembre e della straordinaria importanza del dato sull’inflazione, che verrà rivelato solo un giorno prima della conclusione della riunione della Fed, per il presidente Powell e gli altri membri potrebbe essere una decisione da prendere a tempo di record”.

In che misura la Fed si ritaglierà ulteriore flessibilità sul ritmo, sul picco e sulla durata del ciclo di inasprimento? Secondo Singh, potrebbe farlo modificando lo statement per anticipare che sarà appropriato ‘qualche ulteriore aumento’ del tasso di riferimento, piuttosto che ‘aumenti continui’. “Il presidente Powell – sottolinea – potrebbe anche ribadire nella conferenza stampa che il rallentamento e l’eventuale pausa rappresentino delle forme prudenti di gestione del rischio, dati i tempi necessari affinché una politica monetaria più restrittiva riduca l’inflazione e il contesto in cui così tante banche centrali, in maniera così drastica stanno ponendo un freno ad un’economia globale già debole”.

Quanto è impaziente il presidente Powell di compromettere il rally di Natale? A detta di Singh, il rischio di ritagliarsi una flessibilità sostanzialmente maggiore sul ritmo, sul picco e sulla durata del ciclo di inasprimento della Fed è che questo messaggio venga interpretato in maniera accomodante dagli operatori di mercato, innescando un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie e complicando il percorso della Fed verso il raggiungimento del proprio obiettivo di inflazione. “Per scongiurare tale rischio, ci aspettiamo che il presidente Powell sottolinei che il ciclo di inasprimento ‘ha ancora un po’ di strada da fare’ per riportare il mercato del lavoro in equilibrio e raffreddare i prezzi dei servizi nell’economia”, conclude quindi l’esperto.

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