Per Gam, cosmesi e turismo sono pronti a ripartire nel post-Covid. Ma anche la maggiore attenzione ai temi Esg è da tenere d’occhio
Il mercato azionario giapponese rimane sostanzialmente sulla stessa strada, dove la crescita dei profitti si sta attenuando ma si assesta sulla media a lungo termine di circa l’8%. È la tesi di Ernst Glanzmann, investment director azionario Giappone di Gam, secondo cui con circa il 60% delle aziende del Topix che hanno riportato solidi risultati nel quarto trimestre, ci sono stati alcuni temi ricorrenti.
“Un tema ha evidenziato la pandemia come fattore di contenimento e spinta dei costi – osserva -. La continua scarsità di parti e forniture ha avuto un impatto negativo sui volumi produttivi, particolarmente visibile nelle aree dell’automazione industriale e dell’automobile”.
Altri temi, a detta di Glanzmann, includono un forte aumento dei prezzi degli input che mette sotto pressione i margini di profitto, poiché vengono trasferiti lentamente, insieme ai colli di bottiglia nella produzione causati da chiusure parziali e dalla disponibilità della forza lavoro. Dall’altra parte della medaglia ci sono i fornitori di materiale di base e di carburante che stanno beneficiando dell’attuale vento favorevole.
Ora, secondo l’esperto, la fine della pandemia potrebbe allentare notevolmente i vincoli in Giappone e aumentare i profitti. E le aziende cosmetiche potrebbero essere uno dei beneficiari mentre ci muoviamo verso un ambiente senza mascherine. “La possibile apertura delle frontiere da parte della Cina, combinata con una politica monetaria allentata, migliorerebbe probabilmente il flusso di merci e stimolerebbe la domanda”, sostiene.
“Crediamo anche che i settori legati al turismo vedranno un aumento significativo come prodotto dell’allentamento dei vincoli e dei visitatori dalla Cina – assicura l’esperto -. Inoltre, i vincoli di fornitura dovrebbero diventare meno un problema, il che permetterà operazioni di fabbrica più fluide e un rallentamento delle pressioni inflazionistiche dal lato dell’offerta”.
Glanzmann si aspetta anche che i cambiamenti strutturali e quelli legati al Covid pongano maggiore attenzione all’Esg, oltre al costante miglioramento della corporate governance in Giappone. “Prevediamo che questo sarà un fattore di spinta per il futuro. L’Esg sta guadagnando sempre più attenzione in Giappone e gli aggiornamenti della supply chain, comprese le prestazioni ambientali e la tracciabilità, sono richiesti molto più di prima”, conclude.