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HANetf, a Piazza Affari un Etf legato all’uranio

Il nuovo prodotto ottiene beneficio dal potenziale di crescita dell’energia nucleare e della domanda di uranio

HANetf, la prima piattaforma white label di Etf Ucits, ha quotato su Borsa Italiana Sprott Uranium Miners Etf Ucits (ticker: U3O8), nuovo prodotto che ottiene beneficio dal potenziale di crescita dell’energia nucleare e della domanda di uranio.

L’Etf comprende società coinvolte nel settore dell’estrazione, ricerca, sviluppo e produzione dell’uranio, ma anche realtà che detengono uranio fisico, royalty o altre attività non minerarie connesse. U3O8 replica l’indice North Shore Sprott Uranium Miners che gestisce un Etf sul metallo pesante quotato negli Stati Uniti, con circa 1,5 miliardi di dollari di masse in gestione e un trust sull’uranio fisico con oltre 3 miliardi di dollari di aum.

L’aumento della produzione di energia nucleare è potenzialmente determinato da fattori ambientali, come possibile soluzione energetica “pulita”. L’energia nucleare infatti produce la minor quantità di CO2 e di emissioni equivalenti rispetto a tutte le altre forme di energia, essendo già una fonte chiave di energia a zero emissioni di carbonio. Attualmente il nucleare genera il 10% della fornitura mondiale di elettricità e più del 50% dell’elettricità prodotta attraverso il nucleare è a zero emissioni di carbonio. L’incremento dell’uso dell’energia nucleare può significare una dilatazione della domanda di uranio, e, di conseguenza, un aumento dei prezzi dell’uranio che miglioreranno la redditività delle società di estrazione dell’uranio, con un consequenziale potenziale apprezzamento dei prezzi delle azioni.

“La domanda globale di elettricità è in aumento e molti Paesi si stanno impegnando a ridurre la loro impronta di carbonio. Le fonti di energia rinnovabile avranno un ruolo centrale, ma molte di loro mancano di una generazione di energia con un carico di base costante. Siamo convinti che l’energia nucleare possa essere la soluzione – afferma John Ciampaglia, chief executive officer di Sprott Asset Management -. Anche l’uranio, elemento chiave, trarrà vantaggio da questo spostamento verso il nucleare. Tuttavia, esistono attualmente grandi deficit di approvvigionamento che devono essere affrontati per soddisfare la domanda futura. Questo prodotto può aiutare a inaugurare un nuovo mercato rialzista per i prezzi del metallo e le azioni minerarie correlate”.

“La doppia crisi, cambiamento climatico e invasione russa dell’Ucraina, mettono in luce il disperato bisogno delle nazioni europee di diversificare il loro approvvigionamento energetico – ha aggiunto Hector McNeil, co-ceo e co-founder of HANetf ha aggiunto -. Abbiamo visto impegni coraggiosi da parte del governo per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5° C, ma questo richiederà una rivoluzione nel modo in cui generiamo la nostra energia. Mentre l’eolico e il solare hanno fatto passi da gigante e saranno parti fondamentali della futura generazione di elettricità, molti Paesi vedono l’energia nucleare come una soluzione alternativa possibile”.

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