Quello della salute animale è un mercato che dal 2010 cresce in media del 5% all’anno. E per Comgest ha numerosi vantaggi
Nell’ambito degli investimenti in healthcare, puntare sugli animali è decisamente più vantaggioso. Ne è convinto Louis Citroen, portfolio manager Comgest Us equities strategy di Comgest, che sottolinea come si tratti di un mercato che dal 2010 cresce in media del 5% all’anno.
“Per gli animali – spiega – il time to market è più rapido grazie alle sperimentazioni direct-to-species e ai minori costi di sviluppo derivanti da questo processo più veloce; la concorrenza dei generici è ridotta grazie a mercati finali più piccoli che limitano i rischi derivanti dalla perdita di esclusività; e la dipendenza dai rimborsi pubblici è più limitata. Tutto ciò ha aiutato il mercato globale della salute animale a crescere in media del 5% all’anno dal 2010”.
Per l’esperto, il segmento di mercato più interessante è quello degli animali da compagnia, piuttosto che quello del bestiame. Merito dell’aumento del numero di persone che possiede un animale domestico e alla tendenza all’umanizzazione, due fattori che spingono la spesa. “Secondo una recente indagine, nel 2022 il 70% delle famiglie statunitensi possedeva un animale domestico e il 95% dei proprietari lo considerava parte della famiglia. Ciò ha contribuito a far crescere il settore della salute degli animali da compagnia a livello mondiale del 7% all’anno dal 2010”, sottolinea Citroen.
Per l’esperto Idexx Laboratories è un nome molto interessante in questo spazio. “Si rivolge a studi veterinari di tutte le dimensioni con una doppia offerta di chimica da banco combinata con una rete di laboratori senza rivali. L’azienda controlla il 50% del mercato globale della diagnostica per animali domestici, che vale 6 miliardi di dollari, e cresce del 9% all’anno grazie a continue innovazioni e a un modello di vendita ad alto contatto”, conclude.