Secondo Ubp, la fine del regime di tassi a zero favorisce gli hedge fund, che possono tornare ad offrire un’alternativa per ottenere rendimenti interessanti
Mentre gli investitori navigano l’universo azionario per adattarsi al difficile contesto del 2023, secondo Kier Boley, cio alternative investments di Ubp, si sono sviluppati tre venti di coda favorevoli per gli hedge fund che possono offrire un’alternativa per ottenere rendimenti interessanti.
“È vero che gli hedge fund hanno sottoperformato le azioniLe azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una so... Leggi globali dalla fine della crisi finanziaria globale del 2008-2009 – spiega l’esperto -. Ciò è stato determinato dai regimi di tassi zero perseguiti dalle banche centrali globali che non solo hanno soppresso la volatilità tra le varie asset class, ma hanno anche limitato la diffusione delle performance tra i singoli titoli al loro interno, limitando di fatto le opportunità di rendimento disponibili per i gestori attivi di hedge fund”.
Per Boley è probabile che questi venti contrari si attenuino, in quanto l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi elevata, anche se dovesse diminuire nel 2023, ha di fatto posto fine ai regimi di tassi zero negli Stati Uniti e in Europa. “Ciò genererà un reddito da interessi sulle consistenti riserve di liquidità dei gestori di hedge fund, che prenderanno il posto dei rendimenti prossimi allo 0% che hanno ottenuto dal 2009”, afferma.
Il nuovo scenario relativo ai tassi d’interesse ha già visto la volatilità nel reddito fisso e nel forex raggiungere livelli che non si vedevano da oltre un decennio, che si è unita all’elevata volatilità azionaria che ha prevalso dopo la pandemia. Questa volatilità, tra e all’interno delle varie asset class, per l’esperto crea nuove opportunità di rendimento per le strategie attive di hedge fund a cui non si assisteva da oltre dieci anni.
“Infine – prosegue Boley -, secondo Standard & Poor’s, la dispersione delle performance tra i titoli azionari globali (in particolare negli Stati Uniti) è vicina al livello più alto dal 2007, il che suggerisce che un’attenta selezione dei titoli dovrebbe essere ampiamente ricompensata a livelli non raggiunti sin da prima della crisi finanziaria globale”.
“Pertanto, con i rendimenti dei titoli azionari globali che potrebbero essere messi a dura prova in un contesto di utili deboli, il ritorno di tre driver per gli hedge fund offre agli investitori un investimento complementare sia per navigare nell’incertezza futura sia per ottenere rendimenti interessanti nel 2023”, conclude.